L’Italia durante l’estate 2017 è stata colpita da 371 roghi, mandando in fumo 72.039 di ettari. Dati che le permettono, purtroppo, di detenere il primato per numero di incendi boschivi ed è seconda solo al Portogallo per estensione di territorio bruciato visto che in quest’ultimo sono andati a fuoco 115.323 di ettari.
Il quadro che emerge dalle informazioni del Centro di coordinamento europeo per la risposta all’emergenza, deve mettere in allarme il Governo e, in generale, l’Europa intera visto la situazione non cambia di molto se si analizzano i dati di alcuni paesi. In Spagna vi sono stati 43 roghi a fronte di 19.666 ettari bruciati, in Francia invece vi sono stati 22 incendi boschivi per un totale di quasi 10mila ettari incendiati.
Le stime nazionali mostrano che nell’intervallo temporale tra il 15 giugno e il 5 agosto 2017, si è verificato un aumento dell’81,5% degli interventi dei Vigili del Fuco rispetto all’anno prima.
Una delle regioni più colpite è sicuramente la Sicilia, dove i Vigili del Fuoco devono tenere sotto controllo 39 roghi attivi (tra Palermo, Enna e Messina) e anche dell’allarmismo nato dopo la scoperta dei volontari che appiccavano roghi. Questi individui simulavano richieste d’aiuto col solo fine di guadagnare 10 euro l’ora ovvero quanto vengono pagati dallo Stato nei casi d’emergenza.
Questa è l’accusa rivolta dalla Polizia di Stato di Ragusa contro 15 pompieri ausiliari, indagati per truffa e incendio: si tratta di un distaccamento che operava a Santa Croce Camerina e che molto spesso lanciava falsi allarmi alla sala operativa del 115.
In generale, l’Italia intera è coinvolta in questa “emergenza incendi”: in Calabria, vi sono stati numerosi interventi per domare i 118 roghi soprattutto nelle province di Reggio Calabria e Cosenza, 116 interventi in Puglia e 91 in Campania.
Quasi tutti i territori ormai richiedono l’intervento dei Canadair della flotta di Stato e del Corpo nazionale dei Vigli del Fuoco. Gli incendi quindi, sono diventati una realtà da affrontare quotidianamente e questo dovrebbe spingere il Governo e le Regioni a investire risorse per contrastarli nel miglior modo e nel minor tempo possibile.
Dorotea Di Grazia