L’influenza ha colpito gli italiani, così come il maltempo ha colpito l’Italia. Milioni di cittadini sono a letto ammalati, in preda al virus dell’influenza. C’è chi è alle prese con mal di gola, raffreddore, tosse e febbre; chi invece combatte i disturbi gastrointestinali e poi c’è chi affronta dolori muscolari e ossei. Insomma, il resoconto dei sintomi e dei disturbi provocati dal virus è un vero e proprio bollettino di guerra. Le vittime di questo temibile nemico comprendono uomini e donne, grandi e piccini. Tra di loro vi sono anche degli eroi sconosciuti e silenziosi: i donatori di sangue.
Donatori di sangue ko a causa dell’influenza
Purtroppo l’influenza non risparmia nessuno e non fa alcuna distinzione, è una delle poche cose realmente democratiche. E, purtroppo, si è abbattuta anche su coloro che costituiscono una preziosa risorsa per il Sitema Sanitario Nazionale (SSN). Sì, perché i donatori di sangue sono delle vere e proprie miniere d’oro: il sangue da loro donato può letteralmente salvare delle vite. Ma, se anche gli eroi (ossia, i donatori di sangue) si ammalano, che cosa succede? Succede una vera e propria “emergenza sangue”. Così è stata ribattezzata la grave carenza di sacche donate registrata in questo periodo, a causa dell’influenza, che ha messo al tappeto anche chi forniva le sue riserve di sangue.
Allarme per la carenza di sangue
“Anche quest’anno l’influenza ha messo in difficoltà gli approvvigionamenti di sangue in diverse regioni, con punte di oltre 1300 sacche mancanti che hanno portato ad esempio a rinviare gli interventi non urgenti in molti ospedali.” Queste sono state le parole del Centro Nazionale Sangue-Istituto Superiore di Sanità. Nella nota diffusa si legge anche:
“La settimana di maggiore sofferenza per il sistema, che comunque ha retto grazie alla compensazione interregionale e alle iniziative straordinarie messe in campo dalle associazioni, e’ stata quella tra l’8 e il 14 gennaio. Sulla bacheca del Sistema Informativo dei Servizi Trasfusionali (SISTRA), su cui le Regioni formulano le richieste sono state segnalate carenze tutti i giorni, con il picco il 13 quando sono state richieste 1315 sacche da Puglia, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Piemonte. Gia’ il 12 le richieste erano sopra le mille unita’, e il 14 sono leggermente scese a 1197″.
Appello a tutti i donatori di sangue e non solo
Tutte le associazioni di volontariato preposte alla raccolta di sangue hanno deciso di lanciare un appello a tutti i donatori italiani. Chi non è stato colpito dal virus, vada nei centri preposti a donare il proprio sangue, gli altri cerchino di farlo il più in fretta possibile, dopo essersi rimessi. E per chi non fosse ancora un donatore, ma avesse intenzione di diventarlo, può cercare su Internet tutte le informazioni necessarie per entrare a far parte di una delle associazioni che se ne occupano. Donare sangue è importante, chi può lo faccia: è un gesto che può davvero salvare la vita di qualcuno. Basti pensare a quanti incidenti si verificano ogni giorno o a quanti pazienti necessitano di trasfusioni per patologie a volte invalidanti (un esempio potrebbe essere chi si sottopone alla dialisi).
L’importanza di donare il sangue
Donate e anche voi ne avrete dei benefici: il vostro sangue si rinnoverà, grazie al prelievo a cui vi sottoporrete. Inoltre, cosa da non dimenticare, è assolutamente gratuito: a chi lo dà non costa niente e per chi lo riceve è il dono più bello che possa immaginare.
Carmen Morello