Emergenza climatica: la Nuova Zelanda si propone di diventare il primo Paese a emissioni zero entro il 2025.
Zero emissioni nette in Nuova Zelanda
Si producono zero emissioni nette quando la quantità resa di emissioni di carbonio è bilanciata esattamente con quella assorbita dall’atmosfera.
Jacinta Ardern, primo ministro neozelandese, ha sottolineato l’importanza di agire. “Siamo di fronte ad una minaccia per la vita”, ha affermato, esortando tutti i deputati che si accingevano a votare a stare “dalla parte giusta della storia.” Inoltre, la Nuova Zelanda si impegna a rispettare con maggior rigore l’Accordo di Parigi (ratificato con lo scopo di mantenere la temperatura terrestre sotto l’1,5 °C.), fino ad ora poco considerato dal Paese. Tra le proposte avanzate dal governo per raggiungere lo scopo, c’è la chiusura delle centrali a carbone e l’incentivo all’utilizzo di auto elettriche.
Situazione climatica in Nuova Zelanda
Sebbene la Nuova Zelanda sia, nell’immaginario comune, un paradiso verde e incontaminato, non è esente dalle minacce dell’emergenza climatica. Solo nel 2014, il Paese ha contribuito allo 0,17% delle emissioni mondiali di gas serra e ha un’incidenza pro capite piuttosto significativa.
In Nuova Zelanda, poi, esistono più di
Situazione climatica nel mondo
Se in Nuova Zelanda l’emergenza climatica ha destato timori, il resto del mondo non può di certo sentirsi esente. I cambiamenti climatici interessano tutte le regioni del mondo. Dall’inizio della rivoluzione industriale, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera ha avuto un incremento del 40%. Alcune aree geografiche sono sempre più spesso colpite da alluvioni e forti fenomeni atmosferici, altre, invece, vedono lunghi periodi di siccità. Questi fenomeni sono destinati ad incrementare la loro portata e la loro frequenza.
E il futuro delle specie? Purtroppo, per alcune di loro il futuro è, quasi sicuramente, assente. Se non si riuscirà a tenere sotto controllo la temperatura terrestre, si dovrà dire addio alla metà della fauna terrestre. Chiaramente, gli animali esposti a maggiori rischi, sono tutti quelli che popolano le regioni artiche (renne, orsi polari, foche).
Alla luce di tutto ciò, è necessario che sempre più nazioni, sull’esempio della Nuova Zelanda, si impegnino a mitigare gli impatti della crisi climatica o i danni saranno catastrofici.
Non voglio la vostra speranza. Non voglio che siate speranzosi. Voglio che andiate nel panico come se la vostra casa stesse andando a fuoco. -G. Thunberg
Grosso Mariachiara Giorgia