Embrioni uomo-scimmia. Dove possiamo arrivare?

embrioni uomo-scimmia

Embrioni uomo-scimmia per creare organi umani da utilizzare per i trapianti. Non è fantascienza, ma un esperimento ancora da ufficializzare, che hanno realizzato alcuni ricercatori in Cina. L’esperimento è stato rivelato al quotidiano spagnolo El Pais da una biologa che ha collaborato alla ricerca condotta da Juan Carlos Izpisua Belmonte, biologo in California, già noto per aver lavorato due anni fa al primo embrione uomo-maiale.




Gli scienziati hanno prelevato cellule da un essere umano adulto riprogrammandole fino a farle diventare cellule staminali, capaci di generare qualunque tipo di tessuto; a questo punto le cellule umane sono state introdotte nell’embrione di una scimmia modificata geneticamente per disattivare alcuni geni essenziali per la formazione degli organi.
Nel caso di esperimenti con altri animali, le cellule staminali umane furono iniettate in passato negli embrioni di maiale ma non attecchirono come previsto: per questo i ricercatori hanno successivamente fatto nuovi tentativi usando specie più vicine fra loro, come topi e ratti e, adesso, umani e scimmie.

Ci sarà coscienza?

Ma “cosa succede se le cellule staminali fuggono e formano neuroni umani nel cervello dell’animale? Ci sarà coscienza? E cosa succede se queste cellule pluripotenti si differenziano in spermatozoi?”, si chiede Angel Raya, direttore del Centro per la medicina rigenerativa di Barcellona. Raya ricorda che gli scienziati nel caso delle “chimere” (termine preso in prestito dalla mitologia che significa insieme di specie diverse) hanno tradizionalmente fissato un limite massimo di 14 giorni di gestazione, non abbastanza per consentire all’embrione di sviluppare un sistema nervoso centrale umano. Prima che si compiano quei 14 giorni, gli embrioni chimerici vengono rimossi e la gestazione non viene effettuata in nessun caso.

La frontiera dell’etica

La frontiera dell’etica è soggettiva e l’asticella da portare avanti per vedere fino a dove si può arrivare viaggia lungo un asse più o meno lungo. In questo caso, obiettivamente si è spostata più in là di quello che viene universalmente accettato. Il “politically correct” in ambito etico è ancora più potente, reso ancora più forte dal credo della religione cattolica. Religione che vede già dal concepimento la dignità dell’essere umano. Come la mettiamo con l’eliminazione dell’embrione? E soprattutto con la “volgare” promiscuità visto che non vengono accettati nemmeno i transgender? Qui siamo addirittura oltre la specie.

La scala dei valori

Il valore meritorio della ricerca che vuole trovare una cura è più importante del valore etico? La Ricerca che evolve e progredisce coi suoi piccoli successi deve per forza calpestare l’Etica?
Al di là del credo religioso, esiste un limite etico laico che non va oltrepassato: anche se posto più o meno avanti sulla asticella del nostro sistema valoriale.
La notizia di questo esperimento uomo-scimmia arriva a pochi giorni dall’apertura del Giappone agli esperimenti su embrioni topo-uomo.

In attesa di conferme ufficiali da parte degli istituti coinvolti in Cina, oltre che della pubblicazione dello studio su una rivista accreditata, il mondo scientifico, ma non solo, si interroga sulla reale utilità di questo esperimento.

Marta Fresolone

Exit mobile version