Una lettera arrivata ai genitori della Orlandi infittisce il mistero mai risolto. Il contenuto di questa lettera risolverebbe finalmente uno dei casi di persona scomparsa più commentato degli ultimi vent’anni.
Le risposte sarebbero custodite in un loculo del cimitero teutonico vaticano. La famiglia di Emanuela Orlandi ha presentato al Vaticano la richiesta di aprire la tomba, per verificare l’identità di chi vi è sepolto. Tale tomba, raffigurante un angelo, sembra essere il luogo di preghiera di molti che rendono omaggio alla Orlandi già da diversi anni.
Ma perché proprio quel luogo?
Emanuela ha solo quindici anni quando scompare, dopo una delle lezioni di musica attorno alle 16:00 del 22 giugno 1983, telefona a casa e discute con una delle sorelle di un’offerta di lavoro ricevuta da un uomo. La proposta consiste nel promuovere cosmetici di marca, durante sfilate ed eventi. Il tutto ben retribuito. Ottimo specchio per le allodole, specialmente per una ragazza così giovane e ingenua.
Alle 19:30, le compagne di lezione salgono sui mezzi per tornare a casa, mentre Emanuela resta alla fermata in attesa del mezzo successivo. Da quel momento della ragazza non si saprà più nulla.
Negli anni si sono susseguite piste e indagati, senza mai conoscere quanto realmente accaduto alla ragazza. Rispetto agli ultimi sviluppi, la legale della famiglia, Laura Sgrò, che ha ricevuto la lettera, ha scritto al segretario di Stato vaticano, chiedendo, oltre all’apertura della tomba, anche alcune informazioni aggiuntive.
La lettera arrivata alla legale, corredata da una fotografia, risale all’estate scorsa.
“Cercate dove indica l’angelo” e si riferisce alla statua di un angelo che si trova nel cimitero teutonico. Sulla statua vi è una scritta in latino “Requiescat in pace”, “Riposi in pace”.
“Certe cose bisogna chiarirle per escluderle. Sono andata a verificare le condizioni della tomba, ho fatto tutti gli accertamenti che era possibile fare, ora dobbiamo attendere le autorizzazioni. L’angelo e la lastra della tomba sono chiaramente elementi di due periodi storici differenti”, ha affermato l’avvocata Sgrò.
Il Vaticano sta considerando la richiesta: “Posso confermare che la lettera della famiglia di Emanuela Orlandi è stata ricevuta dal cardinale Pietro Parolin e che verranno ora studiate le richieste rivolte nella lettera”, ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. Rispetto a queste nuove informazioni, gli Orlandi, oltre all’apertura della tomba, hanno chiesto anche l’audizione di alcune persone coinvolte nel caso e che sono ancora in vita, ovvero: il cardinale Eduardo Martinez Somalo, il cardinale Angelo Sodano e il cardinale Giovanni Battista Re. I 3 non sono mai stati sentiti, neppure come persone informate dei fatti, nonostante vi sia una richiesta fatta già nel lontano 1994.
Il cimitero dei Teutonici e dei Fiamminghi, chiamato anche Teutonico o campo santo Teutonico, è considerato l’unico Cimitero all’interno del Vaticano.
Tiziana Nigro