Elizabeth Bathory è la protagonista di una vicenda che risale alla seconda metà del 1500. Questa giovane donna è conosicuta dal mondo non per gesta eroiche quanto per gesta terrificanti. È infatti considerata la serial killer più sanguinaria di tutti i tempi.
Elizabeth Bathory, chi era?
Elizabeth Bathory nacque nel 1560 presso un villaggio situato in Ungheria. Ella fu però allevata e cresciuta in Transilvania una zona che oggi è conosciuta con il nome di Romania. L’albero genealogico di Elizabeth possedeva il re della Polonia, molti eroi di guerra ed un cardinale. Per questo la sua, era considerata una famiglia borghese e decisamente benestante. Ma non tutto è oro ciò che luccica. La famiglia della Bathory era solita accoppiarsi e sposarsi con consanguinei. Anche il padre della stessa Elizabeth aveva sposato la propria cugina.
Per questo motivo molti componenti della famiglia soffrivano di vari disturbi mentali e mostravano evidenti segni di schizofrenia ed epilessia. Anche Elisabeth Bathory soffrira di questi disturbi. Fin da piccola soffiriva di un evidente distirbo di personalità e passava in modo repentino da stati d’animo opposti.
Prime esperienze
Le tradizioni che venivano praticate al tempo, inoltre, non giovarono mai alla salute mentale della giovanissima Elizabeth. Spesso si ritrovava ad assistere a torture efferate condotte da componenti della sua famiglia ai danni di presunti traditori. A soli 11 anni poi venne promessa in sposa al conte Ferenc Nàdasdy con il quale condivideva le sue tendenze sadiche. Il marito, proprio come Elizabeth amava torturare i propri servi, ma a differenza della moglie, lui non li uccideva.
Omicidi seriali
Elizabeth Bathory, a causa delle lunghe assenze del marito, cominciò ad avvicinarsi alla magia nera. Conobbe alcuni praticanti che la iniziarono ad un percorso oscuro che da quel momento in poi precipitò nella crudeltà più assoluta. Cominciò ben presto a torturare moltissime delle sue domestiche, soprattutto quelle giovani. Le sue tecniche di tortura erano inaudite, una volta rinchiuse una povera ragazzina di 12 anni in una gabbia molto piccola che venne fatta oscillare contro alcuni punteruoli che massacrarono il corpo.
Ma un giorno accadde qualcosa di più, che segnò il destino di centinaia di vittime. Mentre stava colpendo una delle sue domestiche una goccia di sangue di quest’ultima le cadde sulla mano. La sua follia perversa la convinse che in quel preciso punto, sul quale il sangue cadde, la sua pelle era diventata più giovane. Da questo momento in poi, dal 1585 al 1610, cominciò a fare una strage di ragazze. Si stima che le sue vittime siano dalle 100 alle 300. Anche se i suoi familiari conoscevano molto bene quello che Elizabeth faceva, nessuno le disse mai nulla. Con il sangue delle ragazze vergini faceva impacchi di bellezza, lo beveva e lo utilizzava in altri svariati modi. Il sangue veniva estratto capovolgendo i corpi e tagliando loro la gola.
La fine
La crudele Elizabeth non uccideva soltanto le domestiche o le ragazze di una classe sociale inferiore alla sua. Cominciò ad uccidere anche giovani ragazze aristocratiche, che secondo il suo folle punto di vista, avevano un sangue di maggiore qualità per le sue cure di bellezza. Un giorno però, dopo diverse sparizioni, arrivarono anche delle denunce che furono presentate alla Chiesa Cattolica. Attraverso un’indagine arrivarono a scoprire centinaia di cadaveri e corpi mutilati. Elizabeth Bathory fu murata viva in una stanza del suo stesso castello. Lì vi rimase per quattro anni finchè non decise di lasciarsi morire di fame.
Romano Rebecca