“Isoardi prendi appunti”: la consigliera musulmana nuova paladina dei social

elisa isoardi stira le camicie di salvini e la consigliera islamica risponde via social

Venerdì scorso, 6 aprile, la showgirl Elisa Isoardi ha postato sul suo profilo Instagram tre foto con la didascalia “Un venerdì sera da leoni”, le immagini la ritraggono intenta a stirare le camicie del suo compagno, nonché leader della Lega, Matteo Salvini. Nel giro di pochi minuti, le immagini fanno il giro del web, “scatenando l’inferno”, o meglio, l’ironia più spietata che si possa immaginare.




Da un lato chi si chiede: “Possibile che Salvini non possa permettersi di portare le camicie in tintoria?”; dall’altro chi inizia seriamente a pensare che forse la Isoardi abbia sbagliato epoca. Eh già, cara Elisa, se ancora non te ne fossi accorta, siamo nel 2018, il 1800 è passato da più di due secoli. Centinaia di donne si sono battute per vedere riconosciuti i propri diritti e per ottenere la parità dei diritti e tu te ne esci con foto in cui sei intenta ad incarnare il perfetto esempio di “angelo del focolare domestico”? D’altronde, non è la prima volta che Elisa Isoardi sorprende con le sue ‘uscite’ sul rapporto di coppia, difatti, a marzo, aveva dichiarato:

“Orgogliosa del successo di Matteo ma per amore starò nell’ombra. Una donna, per quanto in vista, deve sempre dar luce al suo uomo”. 

Già allora questa frase aveva generato innumerevoli polemiche e la bella Elisa si era giustificata dicendo

“Sono quindici anni che lavoro in prima linea in tv, sono una donna completa, indipendente e realizzata. Quando il tuo fidanzato si sta giocando la partita della vita è normale che gli stai un passo indietro. Ma il mio passo indietro non voleva dire quello che invece hanno preso in modo pretestuoso e sbagliato”.

In realtà, quando il tuo fidanzato si sta giocando la partita della vita sarebbe normale stargli accanto, non fare la ‘bella statuina’ a fini puramente decorativi. Decenni di lotte femministe finite nella pattumiera a causa di poche frasi e di qualche foto. Anni di battaglie per affermare l’identità della donna ed il suo ruolo nella società a prescindere dall’uomo e dal marito e poi basta un ferro da stiro a cancellare le pieghe delle ingiustizie e della disparità sociale e politica delle donne.




“Isoardi prendi appunti”

Tra gli innumerevoli post pubblicati su Twitter e Facebook riguardo ferro da stiro, camicie e altre mansioni domestiche, uno in particolare ha trionfato su tutti e arriva proprio da chi meno ce lo aspetteremmo.

“Isoardi prendi appunnti”: questa è la frase con cui la consigliera comunale musulmana di Milano ha pubblicato la foto che vede lei seduta comodamente sul divano, mentre è intenta a leggere, e il marito mentre stira i vestiti. Ironia della sorte (e dei social) proprio una di quegli stranieri che tanto odia il compagno della Isoardi ha ‘asfaltato’ Elisa e Matteo in un colpo solo. Il nome di questa paladina del web e del femminismo è Sumaya Abdel Qader, che, oltre a ricoprire la carica di consigliera comunale del Pd di Milano, è conosciuta nel mondo islamico della città. Sumaya veste secondo la tradizione islamica e porta il velo, eppure non è affatto una donna sottomessa sempre rinchiusa fra le mura domestiche.

Lei stessa ha infatti precisato:

“Mio marito Abdallah, che è un medico dentista, stira di solito tutte le sue camicie, i miei veli, i vestiti dei nostri figli. Lo tengo lontano solo dalla cucina, quello è il mio regno perché mi piace cucinare”.

e il marito che non è da meno in quanto a ironia ha dichiarato, scherzando: “Mi stanno espellendo da tutti i gruppi Whatsapp di maschi”.




Ma cosa c’è di male o di ‘strano’ in un uomo che stira le proprie camicie o lava i piatti o rassetta la casa? Se vediamo questi gesti quotidiani come delle eccezioni, siamo noi i primi a credere che ci siano ruoli maschili e ruoli femminili, a cui spettano lavori da uomo e lavori da donna.

Un uomo che cucina o lava il pavimento non è un marito che aiuta la propria moglie o che le dà una mano, sta semplicemente facendo quello dovrebbe essere la norma e non un’eccezione, ossia, contribuire alla vita familiare, con buona pace dei ‘tradizionalisti’.

Carmen Morello

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