Il 96% delle 328 proposte presentate nei programmi dei principali partiti in corsa alle elezioni, non ha una copertura economica garantita. A formulare questa statistica, con un’analisi, pagella politica.
Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Noi moderati, Partito democratico, Movimento 5 stelle e l’alleanza Azione-Italia viva sono i gruppi politici messi sotto esame. Nessuno, o quasi, è discolpabile dalla colpa di star compiendo promesse illusorie strappa-voti.
Proposte curiose e sospette, diffidare dalle sicurezze
Più sembra inverosimile, più, solitamente, è inverosimile. Una logica chiara e inoppugnabile, da tenere a mente per valutare coscientemente i piani dei partiti.
Se ne sono sentite di tutti i tipi. L’intramontabile impegno per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina; le antiche proiezioni riguardo la riduzione delle tasse; gli occhi strizzati a pro dei percettori dei Redditi, etc.
Chiunque, dalle disparate forze politiche, ha avanzato la sua idea più o meno strampalata. Vediamo ora tra questi chi ha dato vita ai maggiori eccessi.
Difformità tra le coalizioni, chi “fantastica” di più?
Nel programma della coalizione di centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi moderati), le proposte che per essere attuate prevedono una spesa sono 88. Un solo proposito è volto al risparmio, quello relativo all’eliminazione del Reddito di Cittadinanza.
Il Pd porta avanti 88 promesse “a spesa statale”. Poi quattro “a risparmio”, che si riferiscono al recupero dall’evasione fiscale e all’aumento delle imposte di successione sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro.
Le promesse elettorali del Movimento 5 stelle che presuppongono un dispendio sono 61. D’altra parte, il “no al riarmo” causerebbe un guadagno per la diminuzione della portata degli investimenti militari.
Azione e Italia viva esibiscono 91 interventi richiedenti risorse. Al riaccumulo delle stesse dedicano due punti: lotta all’evasione fiscale e taglio all’esborso della pubblica amministrazione.
Necessità di fondi, come si aiuta l’Italia
Ci sono vari modi per generare il denaro utile al soddisfacimento di un obbiettivo. Il più banale: aumentare la tassazione nei confronti dei cittadini. Operando sulle diverse imposte, si può assumere moneta direttamente dai bisognosi, il rischio è quello di eccedere…
Anche aumentare le sanzioni pecuniarie può essere vantaggioso per conservare dei tesoretti. Si tratta di piccole somme, non esigue, recuperabili con discrezione e a detta di un miglior principio.
Poi ci sono i finanziamenti internazionali, di provenienza spesso Unitaria. Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è il programma d’aiuti più recente. Tramite questo, l’UE ha assegnato all’Italia 191,5 miliardi (70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121 in prestiti).
Infine, ci sono gli scostamenti di bilancio. L’unica strategia che non rimpolpa l’erario statale, ma ne differenzia le destinazioni. La moneta non si aggiunge, si sposta. Così, però, si possono acuire scompensi lì dove non si riconoscono preventivamente.
Gabriele Nostro