Alle ore 20 di mercoledì 22 Novembre si sono chiuse le urne per le elezioni Olanda 2023. I risultati delle elezioni hanno confermato la vittoria del partito di estrema destra di Geert Wilders, mettendo così fine all’era, dell’ormai ex-premier, Mark Rutte che è rimasto al potere per ben tredici anni
Perché è finita l’era di Mark Rutte?
Mark Rutte fu eletto per la prima volta a capo del Governo olandese il 14 Ottobre del 2010. A capo del partito per la Libertà e la Democrazia, il suo è stato tutt’altro che un governo libero. Rutte, durante la sua carica, ha causato diversi scandali mettendo a repentaglio la reputazione del governo olandese. Il fatto più eclatante è stato lo scandalo dei sussidi, venuto fuori alla fine del 2020. Tra il 2013 e il 2019, a più di 25.000 famiglie fu ordinato di rimborsare gli assegni familiari che avevano regolarmente ricevuto. Una percentuale molto alta di questi casi riguardava famiglie di immigrati o che avevano alle spalle un passato da immigrati, rivelando così un atteggiamento discriminatorio all’interno dell’amministrazione. Il 7 luglio cade definitamente il governo di Mark Rutte a causa di disaccordi sulla politica d’asilo dando via così ad una nuova fase della politica olandese.
Elezioni Olanda 2023, i risultati
Ieri sera si sono ufficialmente chiuse le urne per le elezioni politiche in Olanda e a vincere è stata l’ultra-destra di Geert Wilders. Con 64 comuni scrutinati su 346, il Partito per la libertà ha ottenuto il 23,8% dei voti. Il secondo posto è conteso tra la lista congiunta Socialdemocratici-Verdi (PvDA-GL) guidata da Frans Timmermans, con il 15% delle preferenze, e i liberali di destra (Vvd) del premier uscente Mark Rutte, guidati da Dilan Yesilgoz, con il 14,4%. Il Nuovo contratto sociale (Nsc) fondato dal cristiano-democratico Pieter Omtzigt ottiene il 13,9%.
“Il Pvv è il partito più grande e governeremo” ha commentato il leader dell’estrema destra.
Wilders però non ha ancora la certezza di diventare premier, gli servirebbero 76 seggi per la maggioranza, sui 150 totali in Parlamento, ma nessuno dei leader degli altri tre principali partiti in campagna elettorale si mostrato disponibile a governare con lui. La sua vittoria, purtroppo, potrebbe avere ripercussioni a livello internazionale.
Chi è Geert Wilders?
Il sessantenne Geert Wilders leader di una forza populista di estrema destra, si dichiara antifascista, filosemita, antislamista, anticomunista, contrario all’invio di armi in Ucraina e fortemente filoisraeliano. Nel suo programma elettorale ci sono diverse battaglie che il leader di estrema destra vuole portare avanti, tra cui:
- la riduzione dell’età pensionabile;
- l’Iva allo 0% sugli alimenti;
- l’abolizione di finanziamenti nella sanità;
- tagli ai finanziamenti per la cultura;
- tagli ai fondi destinati per l’Ue.
Inoltre, il leader del Pvv, ha lasciato intendere che non si farà problemi a finanziare i suoi piani con i fondi destinati alle misure sul clima e l’azoto. Geert Wilders è anche un grande amico del nostro Matteo Salvini, che appena visti i risultati delle elezioni ha espresso tutto il suo sostengo nei confronti del forse futuro premier olandese:
“Altro che inciucio con i socialisti, il 3 dicembre a Firenze nascerà una nuova Europa”.
Così esordisce il mitico Salvini, ricordando la manifestazione organizzata dalla Lega con gli alleati europei tra cui Wilders.
Si è aperta ,così, una nuova fase politica in Olanda, o forse è meglio dire, in tutta Europa. La paura di un nuovo regime del terrore è tanta ed è forte il pensiero di una nuova fase caratterizzata da un’altra incapacità politica che non vede al centro il bene dei cittadini. Vedremo nei prossimi giorni se si affermerà con certezza la carica di premier di Wilders.
Ambra Vanella