Elezioni in Messico: Claudia Sheinbaum è la prima presidente donna

Elezioni in Messico: Claudia Sheinbaum è la prima presidente donna

Città del Messico – Dopo la previsione dei sondaggi preliminari, nelle ultime ore è arrivata la conferma che Claudia Sheinbaum, candidata al centrosinistra, ha vinto le elezioni presidenziali del Messico, segnando una svolta storica per il Paese. Con una percentuale di preferenze compresa tra il 58,3% e il 60,7%, secondo i primi dati ufficiali, Sheinbaum diventa la prima donna a ricoprire la carica di presidente del Messico.

Una vittoria schiacciante alle elezioni in Messico

Claudia Sheinbaum, candidata alle elezioni in Messico come parte della coalizione progressista formata da Morena, Pvem e Pt, ha superato nettamente i suoi avversari, tra cui Xochitl Gálvez, che ha ottenuto il 28,3% delle preferenze, e Jorge Máynez del Movimiento Ciudadano, che si è fermato al 10%. Il risultato ufficiale sarà confermato dallo spoglio delle schede, previsto per la tarda giornata di oggi stesso.

La nuova presidente del Messico era già stata sindaca nel 2017 di Città del Messico, con un appoggio del 48%, e la sua agenda politica si concentrava, in maniera decisa, sul rispetto e la cura dell’ambiente e la lotta alla criminalità organizzata, che rendono la capitale messicana una delle città più pericolose del mondo. Ha partecipato alla politica messicana dal 2014, quando ha contribuito alla formazione del partito Morena che, con la vittoria di Andrés Manuel López Obrador, è riuscito a sconfiggere nel 2018 il partito dominante di centro-destra.

La carica appena conquistata dopo le elezioni in Messico la metterà a dura prova: l’economia messicana si trova attualmente in una crescita molto lenta e faticosa e il problema del narcotraffico, con la violenza che ne consegue a livello locale, è sempre più evidente ed emergente.

Un altro dato storico che ha determinato queste scorse elezioni presidenziali in Messico è l’affluenza alle urne: oltre 98 milioni di persone sono state chiamate al voto per rinnovare circa 20.000 incarichi, compresa la presidenza dell’uscente Obradòr. In particolare, il rinnovo parlamentare è stato di 500 deputati e 128 senatori.

Reazioni e festeggiamenti

La vittoria di Claudia Sheinbaum alle elezioni in Messico è stata celebrata da leader ed ex presidenti di sinistra dell’America Latina. Xiomara Castro, presidente dell’Honduras, ha espresso il suo entusiasmo sui social media, evidenziando la futura collaborazione per l’unità dell’America Latina e dei Caraibi. Anche il presidente del Guatemala, Bernardo Arévalo, e il colombiano Gustavo Petro hanno manifestato il loro sostegno, sottolineando l’importanza storica dell’elezione di Sheinbaum.

Ai festeggiamenti si sono uniti anche i precedenti presidenti dell’Argentina e della Bolivia, rispettivamente Alberto Fernández e Evo Morales. La solidarietà è arrivata anche da un’altra ex presidente donna, l’argentina Cristina Fernández de Kirchner, che ha sottolineato la svolta storica del Messico nell’elezione di una premier.



Poco dopo la chiusura delle urne, Claudia Sheinbaum ha annunciato la sua vittoria con un post su X, esprimendo la sua gratitudine al popolo messicano. “Dopo 200 anni sarò la prima donna alla guida del Messico”, ha dichiarato. Sheinbaum ha promesso di continuare le riforme iniziate dal presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, concentrandosi sulla lotta alla violenza di genere, sulle energie rinnovabili e sul rafforzamento delle aziende energetiche pubbliche.

La situazione di sicurezza: l’agenda politica di Claudia Sheinbaum

Le elezioni in Messico e la precedente campagna elettorale è stata segnata da violenze e intimidazioni, con l’assassinio di 37 candidati. L’ultimo omicidio è avvenuto poche ore prima dell’apertura dei seggi, quando Israel Delgado Vera, candidato sindaco per Morena a Cuitzeo, è stato ucciso nonostante fosse sotto scorta. Durante la sola campagna elettorale, sono stati uccisi circa 30 candidati. 

Questo clima di violenza è attribuito alla crescente influenza dei cartelli e dei gruppi criminali, che molti critici ritengono sia stata favorita dalla politica di López Obrador “Abrazos, no balazos” – abbracci, non proiettili -, volta a ridurre la povertà piuttosto che a reprimere con la forza.

Come il suo precedessore, Claudia Sheinbaum sta insistendo molto sulla sicurezza in Messico, nonostante la forte instabilità e i pericoli del paese. Nella sua agenda politica infatti, la nuova presidente metterà al primo posto l’economia, con un sempre più incentivato Welfare State, con l’obiettivo di riportare il bilancio economico e non essere più in deficit. Come già anticipato prima infatti, ad oggi l’economia messicana si trova in uno stallo economico che non permette una crescita sufficiente. Importante sarà anche rivedere tutti gli accordi che il Messico ha stipulato, nel corso degli anni, con gli Stati vicini in materia di immigrazione, nel rispetto dei diritti umani.

Ritornando alla questione del narcotraffico e degli omicidi quasi quotidiani, la candidata alle elezioni in Messico ha riportato anche l’obiettivo di sicurezza. Non sarà una battaglia facile, sopratutto in un’ottica che vede la criminalità organizzata sempre più in crescita e con sempre più influenza politica e sociale nel paese.

“Non vi deluderò”

Claudia Sheinbaum, negli anni scorsi, ha dimostrato la sua capacità di ridurre la criminalità durante il suo mandato come sindaca di Città del Messico, riuscendo ad abbassare il numero di omicidi. La sfida ora sarà replicare questo successo a livello nazionale, affrontando le profonde radici della criminalità organizzata e migliorando ulteriormente la situazione economica del Paese. La sua elezione rappresenta un momento storico per il Messico, portando speranza e aspettative di cambiamento tra i cittadini.

L’ex sindaca infatti, alla notizia della sua elezione, ha esortato promettendo che non deluderà il popolo messicano, portando avanti le sue battaglie che da anni sono le priorità del partito di centro-sinistra. Come anche ha scritto su X, il trionfo di queste elezioni in Messico sono nel nome di un “popolo democratico” che aspira ad una “rivoluzione pacifica”. Sempre nel suo post su X, ha ricordato che lei stessa sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Messico in una storia repubblicana di 200 anni. 

Lucrezia Agliani

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