Domenica 21 gennaio alle 16:00 sono scaduti i termini per la presentazione, presso il Ministero dell’Interno al Viminale, dei simboli dei partiti, coalizioni e movimenti che vogliono partecipare alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Oltre al logo, bisognava presentare anche statuto, programma elettorale ed eventuali dichiarazioni di collegamento, ossia l’indicazione dei partiti con i quali si intende formare una coalizione.
Tralasciando i partiti e movimenti più noti, sposterei l’attenzione sulla miriade di liste eccentriche presentate. Tra i primi ad arrivare, abbiamo il Maie (Movimento associativo italiani all’estero). Un’altra lista legata al voto all’estero è quella dell’Unital (Unione Tricolore America Latina). Se la Lega si è da poco depurata dalla parola “Nord” che storicamente l’ha contraddistinta, ci ha pensato un gruppetto di lombardi e veneti a ridare lustro al Settentrione d’Italia, presentando la lista Grande Nord.
Italia Europa Insieme ha presentato tre simboli. Sono analoghi, ma la parola ‘Insieme’ è tradotta nelle lingue delle minoranze, per i collegi del Friuli Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige.
I partiti più strani
- Sacro romano impero cattolico. Poco conosciuto, ma il partito, fondato da rag. dottor [sic!] Mirella Cece, esiste da oltre 30 anni. È possibile consultarne il sito, all’interno del quale si trova un lungo excursus storico sulla continuità che esisterebbe tra l’Impero Romano, il Sacro Romano Impero e il partito. Potete conoscerlo meglio leggendo un articolo di qualche anno fa di Vice.
- C’è il Partito Buone Maniere, presentato dallo psicologo Giuseppe Cirillo, che dimostra fin da subito coerenza con il suo programma, omaggiando i funzionari con paste e caciocavalli.
- W la fisica, lista presentata da Mattia Butta, professore associato di ingegneria elettrica a Praga. Il programma è scienza-centrico. I punti salienti: sì a sperimentazione animale e ogm; radiazione dall’albo dei medici che praticano l’omeopatia; creazione del reato di istigazione a non vaccinarsi. È stato fatto notare a Butta il gioco di parole un po’ ambiguo del nome (e non dite che non ci avete pensato anche voi!). Ma il rappresentante, strizzando l’occhio, ha detto: “Siete voi ad essere maliziosi“.
- Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori. Nel programma troviamo la creazione di uno stato nazionale, nel quale sono nettamente distinte tre categorie: il Popolo, lo Stato e il Comandante. Nella popolazione vi è differenza tra gli Appartenenti, gli Aggregati al Popolo e gli Stranieri. La difesa dell’identità nazionale e della razza è un valore etico, sempre stando al programma del movimento. Vi ricorda qualcosa?
- Statuto dei lavoratori articolo 18 per il Recupero del Maltolto, che si aggiudica il primato di lista con il nome più lungo.
- C’è poi il Movimento tecnico nazionale popolare pace, che vuole presentarsi alla Camera, ma stranamente solo in Molise. Nel contrassegno si legge “M.T.N.P.P. Mov. Tec. Naz. Pop. Pace“, una serie di abbreviazioni ridondanti che favoriscono il mal di testa.
E ancora…
- Destre Unite;
- Il popolo della famiglia di Mario Adinolfi;
- Cristiani per la crescita felice;
- SìAmo: movimento fondato dal medico radiato dall’Ordine dei medici di Milano lo scorso maggio per le sue dichiarazioni sui vaccini, Dario Miedico. Da paladino degli antivaccinisti, il suo obiettivo è l’abolizione della legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale;
- Partito Valore Umano – Per un nuovo Umanesimo, che vuole abbattere la povertà e le diseguaglianza sociali. Tra i vari punti del programma vi è anche una riforma del lavoro che rimoduli l’orario a 4 ore per ogni turno;
- Gli antieuropeisti del Movimento Italia nel cuore;
- Il Movimento politico dei Forconi;
- 10 volte meglio, che si presenta con una lista di 10 start-upper;
- Il Movimento Mamme del Mondo per l’Italia;
- Italia di Mameli;
- Il Popolo delle Partite Iva;
- Stato moderno e solidale (SMS): “Per uno stato di diritto contro lo stato mercantile“;
- Free flights to Italy, rivolto agli italiani oltreoceano.
Troveremo davvero tutti questi partiti sulla scheda elettorale?
Per fortuna, no. Se così non fosse, impiegheremmo ore per trovare il simbolo su cui apporre la crocetta. Ma come funziona?
Dal 28 al 29 gennaio si potrà procedere alla presentazione delle liste dei candidati deputati e senatori, con la relativa raccolta delle firme, da depositare alla cancelleria delle corti d’appello o dei tribunali.
Tutti i gruppi rappresentati in Parlamento sono esentati dalla raccolta. Tutte le altre liste, invece, devono raccogliere almeno 375 firme per collegio plurinominale entro, appunto, il 29 gennaio. Inoltre, ogni lista deve presentarsi in almeno due terzi dei collegi e le firme devono essere certificate da autenticatori.
Chi riuscirà nell’impresa?
Rossella Micaletto