Nella giornata di lunedì il parlamento ha eletto Donald Tusk nuovo premier polacco. Tusk ha già scelto tutti i ministri e a breve si recherà al parlamento per richiedere la fiducia.
Donald Tusk nuovo premier polacco: la speranza è che riporti la democrazia che si stava perdendo dopo il governo di 8 anni da parte del partito Diritto e Giustizia. Donald Tusk ha già scelto tutti i ministri e il giorno dopo le sue elezioni potrebbe già essere pronto per ottenere la fiducia dal parlamento. L’attuale premier neoeletto, in passato, aveva ricoperto anche la carica di presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019 oltre che quella di primo ministro dal 2007 al 2014.
Il governo di Tusk sarà formato dai partiti di opposizione a Diritto e Giustizia. Il governo precedente era di estrema destra ed era rimasto in carica durante gli ultimi 8 anni. Il risultato a cui aveva portato era una deriva semi autoritaria. Il precedente primo ministro Mateusz Morawiecki, dopo due mandati, non ha ottenuto la fiducia dal parlamento ed è stato dimesso. In Polonia, infatti, il parlamento ha il diritto di eleggere il primo ministro nel caso in cui non approvi quello che deciso dal presidente.
Andrzej Duda, presidente polacco, fa parte dello stesso partito di Morawiecki. Le elezioni di settembre non avevano dato grande spazio a quest’ultimo, ma nonostante questo Duda aveva cercato di rieleggerlo come primo ministro. Era chiaro a tutti che Diritto e Giustizia stava perdendo consensi e, infatti, il parlamento ha sfiduciato definitivamente Morawiecki. I voti contrari alla ricandidatura del vecchio primo ministro sono stati 266 contro i soli 190 a favore. Tusk, invece, ha ricevuto 248 voti a favore e 201 contrari.
I sostenitori di Tusk sono: Colazione Civica, Nuova Sinistra, Sinistra Insieme, Terza Via e altri partiti. Il primo citato è parte di una coalizione di centrodestra che aderisce al Partito Popolare Europeo nel Parlamento Europeo. Nuova Sinistra e Sinistra Insieme costituiscono un’altra colazione formata da ulteriori partiti. Al contempo, Terza Via include Polonia 2050 e un altro partito di centro destra. Si tratta di un sostegno abbastanza eterogeneo che, però, si vuole opporre al precedente partito in carica, a causa del quale la Polonia stava diventando sempre più autoritaria. Pur avendo come obiettivo comune la volontà di far ritornare la piena democrazia, Tusk dovrà essere estremamente abile a coordinare partiti tanto diversi tra loro facendoli giungere ad un accordo.
Tusk, poco dopo essere stato eletto, ha espresso la sua gioia per i voti ottenuti e ha dichiarato che grazie ai suoi elettori “l’oscurità e il male” saranno scacciati. Il nuovo premier ha ringraziato, in modo particolare, tutti coloro che lo hanno votato per aver messo fine al governo del partito Diritto e Giustizia.
Diritto e Giustizia ha governato per la durata di due mandati, durante il periodo in cui è stato al potere si è scontrato con Bruxelles per quanto riguarda lo Stato di diritto, che secondo la Commissione europea è stato compromesso in Polonia a causa delle riforme del partito. Morawiecki, a capo del partito di estrema destra, aveva cercato di ottenere consensi dichiarando che avrebbe riportato la democrazia nel paese ma questo non è servito e Tusk è stato eletto al suo posto.
Il partito di Diritto e Giustizia aveva reso meno indipendente la magistratura e aveva monopolizzato i media rendendoli uno strumento di mera propaganda. Nonostante questo, fino all’ultimo ha sostenuto che si era limitato a preservare le tradizioni difendendo la sovranità della Polonia. Questo fa comprendere senza ombra di dubbio che le promesse di Morawiecki riguardanti il ritorno di una nuova democrazia erano in realtà vuote. Il parlamento si è espresso a favore del popolo, sarà compito del nuovo primo ministro ripristinare lo Stato di Diritto andato perduto. Prima di tutto, però, Tusk nuovo premier polacco dovrà fare i conti con una colazione molto variegata, sarà suo compito sancire un accordo tra le parti e condurre la Polonia alla dimenticata democrazia.