Tumore alla prostata: il sesso riduce i rischi; la ricerca di Harward

prostata

Dall’ Università di Harward arriva un “eccitante” scoperta: si può prevenire il tumore alla prostata grazie alla eiaculazione

La prostata è un organo dell’apparato genitale maschile. Ha la funzione principale di produrre il liquido prostatico, uno dei componenti dello sperma che permette la produzione di spermatozoi. E’ però un organo che spesso viene colpito da cellule tumorali. Infatti il tumore alla prostata si presenta nel circa il 40% dei cinquantenni ed aumenta con l’età.

Ma un team di ricerca, coordinato dal professore di medicina Edward Giovanucci, presso l’università di Harward, ha fatto un importante scoperta. Eiaculare oltre 20 volte al mese riduce notevolmente il rischio di tumore alla prostata. E’ indifferente se l’orgasmo si raggiunger con la masturbazione  o attraverso rapporti sessuali. L’indagine è stata condotta su  31925 uomini. E’ durata diciotto anni, durante i quali, 394 casi si sono rivelati mortali. Ognuno dei pazienti doveva compilare un questionario. Dovevano tenere il conto della frequenza mensile della eiaculazione.




I RISULTATI DELLA RICERCA DI HARWARD

Con questi dati si è però arrivati ad una conclusione. I ricercatori hanno ottenuto “le prove più forti a sostegno del ruolo preventivo che l’eiaculazione gioca nei confronti del tumore alla prostata”.  E’ emerso che eiaculare ad alta frequenza (21 volte al mese) riduce il rischio anche al di sotto del 20%.

 

Tenendo conto di diversi fattori di rischio, come indice di massa corporea, abuso di alcol, storia di malattie e in generale le abitudini di vita, sembra che il rischio di contrarre la malattia si riduca notevolmente se associato con i rapporti sessuali. Le ipotesi scientifiche più accreditate infatti, offrono una spiegazione a questa relazione.  Le eiaculazioni ridurrebbero la produzione di  sostanze potenzialmente dannose e cancerogene presenti nel fluido prostatico.  Prevenendo così l’infiammazione della prostata, prima causa del cancro.

Tuttavia, sebbene gli studi sui benefici del sesso siano vari,  Janet Stanford, ricercatore del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, non coinvolto nello studio, ha dichiarato ”Associazione non vuol dire causalità: occorre essere cauti circa l’interpretazione di questi dati”.  

In attesa di ulteriori conferme scientifiche è consigliabile comunque uno stile di vita sano, esercizio fisico e.. del buon sesso!

SILVIA ROSIELLO

 

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