A Marsa Alam nel Tourist Hotel scoppia una lite. Un turista italiano inizia un diverbio con Tariq Ahmed Abdul Hamid, il direttore dell’hotel, per l’accesso alla spiaggia. L’uomo non accetta il divieto di andare al mare dopo una certa ora: vorrebbe poter fare il bagno insieme alle due figlie di 6 e 15 anni, senza essere vincolato da orari.
Il limite posto dal direttore è irremovibile, poiché la struttura non garantisce la copertura dei servizi di sicurezza fuori orario. Il turista, identificato come Leonardo Ivan Pascal, perde la testa e aggredisce Tariq ripetutamente, fino a farlo svenire. Il direttore non riprenderà più i sensi e le lesioni gli causano la morte.
Una morte priva di senso
Una morte che non può trovare un senso, priva di giustificazione. Un banale limite d’orario ha portato un padre di famiglia, con le figlie presenti nell’hotel, a uccidere il direttore. E solo per poter prendere un po’ di sole e fare un tuffo in mare.
Il turista viene accusato dell’omicidio del direttore
L’italiano è stato fermato dalle autorità egiziane e gli è stato ritirato il passaporto, riferiscono le fonti di stampa locali. Al momento è stato posto in custodia per quattro giorni, in attesa di essere ascoltato dal procuratore.
L’ambasciata
“L’Ambasciata italiana segue, d’intesa con la Farnesina e in stretto contatto con le autorità locali, la vicenda del connazionale fermato in Egitto in relazione all’improvviso decesso di un cittadino egiziano”, precisano fonti della Farnesina interpellate sul caso.
Il dialogo tra Egitto e Italia però non sembra così semplice, visto che l’ambasciata in Italia è ancora priva di titolare dalla crisi innescata tra i due governi a causa dell’assassinio del ricercatore italiano Giulio Regeni all’inizio dell’anno scorso.
Camilla Gaggero
Già, sicuramente, il dialogo tra le due ambasciate “non è semplice” (per usare un eufemismo)…sarebbe interessante conoscere gli sviluppi della vicenda, considerato, appunto, la “dietrologia” del caso Regeni.