Antico Egitto, igiene, salute e bellezza procedono all’unisono. Per gli antichi egizi infatti la cura del corpo era fondamentale. Questo fatto lascia in parte stupiti se si pensa al fatto che nelle epoche successive l’esigenza di porre attenzione all’igiene si sia praticamente annullata (per esempio nel Medioevo).
Antico Egitto, igiene e cultura
L’igiene non era soltanto uno stile di vita, anzi, era una parte radicata della loro cultura. La cura con cui producevano unguenti, pomate, profumi e cosmetici era conosciuta da tutti i popoli dell’epoca. Ma perché il popolo egizio teneva tanto alla propria igiene personale? Secondo scritti e resti rinvenuti si è potuto riscontrare il fatto che la cura del corpo era legata alla spiritualità, alla magia e alla religione.
Cerimonia di toeletta
Il ceto medio
Anche se i rituali più complessi venivano svolti dai ceti più alti, tutto il popolo egizio si prendeva cura di sé. Per esempio i profumi erano molto ambiti e utilizzati da tutti. Il più costoso e famoso era il Kyphi, un profumo ottenuto da 16 piante tra cui ginepro, cedro, menta, pistacchio, cannella e molte altre. Questo profumo veniva utilizzato anche nelle parti intime per favorire e migliorare allo stesso tempo il sesso. La seduzione e l’attività sessuale erano molto importanti per gli egizi perché considerati una promessa di rinascita.
Il natron, che abbiamo già citato in precedenza, veniva utilizzato da tutti per mantenere una buona igiene orale. Ma non serviva soltanto a questo. Se mischiato con miele e uva veniva solitamente offerto agli déi come segno di devozione. Se veniva invece bruciato serviva per purificare un’abitazione.