Edifici antisismici, come vengono realizzati? Quali sono i materiali? Secondo quanto riportato in un articolo che è possibile trovare su Focus, sotto gli edifici antisismici è possibile trovare una serie di isolatori sismici che si
inseriscono tra le fondamenta e la struttura dell’edificio. I materiali di cui sono fatti questi isolatori, solitamente sono: neoprene o acciaio e sembrano degli ammortizzatori o dei cuscinetti che attutiscono le oscillazioni dell’edificio quando è in atto un terremoto.
Questi materiali fanno sì che durante un terremoto l’edificio abbia solo delle oscillazioni laterali. Al contrario di altre tecniche, come i tiranti o le reti fissate sulle murature, il cui obiettivo e salvaguardare le persone, gli isolatori salvaguardano anche le strutture degli edifici.
Gli isolatori sono sicuramente da applicare ad ospedali e monumenti, il massimo sarebbe applicarli a tutti gli edifici. Abbiamo visto di recente cosa è accaduto nel Centro Italia, che sembra non essere più abbastanza sicuro, alcune città sono state completamente distrutte dal terremoto, esistono delle tecniche che possono in qualche modo evitare del tutto o in parte disastri del genere, ma queste tecniche sono state applicate? Si è mai pensato alla possibilità di tutelare quelle zone che sappiamo essere a rischio sismico? Bisogna che si verifichi necessariamente la disgrazia per riflettere su cosa è possibile fare?