Qualche giorno fa è nata una polemica per quello che viene definito uno spettacolo di ecosessualità a Lione. L’avvenimento è stato denunciato per primo da Pierre Olivier, sindaco del secondo arrondissement con il partito dei Repubblicani, ed è stato rilanciato sui social e sull’emittente televisiva BFMTV.
Le polemiche
Qualche giorno fa, il sindaco repubblicano del secondo arrondissement di Lione Pierre Olivier ha lanciato una polemica riguardante un cosiddetto spettacolo di ecosessualità che si è svolto all’interno degli spazi verdi della città. La notizia è stata rilanciata anche dalla celebre emittente televisiva BFMTV, che con un servizio di telegiornale pubblicato anche sui sociale ha alimentato il dibattito attorno a questi argomenti.
La polemica è partita dal profilo Twitter del repubblicano Olivier, che ha mostrato il footage dello spettacolo di ecosessualità a Lione in cui si vedono un uomo nudo che striscia sul pavimento (circondato da oggetti simili a sex toys conficcati nel terreno) e una donna altrettanto nuda che distribuisce bevande a una ventina di spettatori, tra cui una bambina.
Senza specificare che il video risale a un evento di due anni fa, il commento del rappresentante dei Repubblicani, come poi verrà ribadito anche in una breve intervista per il servizio di BFMTV, è stato invece il seguente:
La città di Lione e il suo sindaco Grégory Doucet stanno tagliando 37 sovvenzioni culturali per finanziare individui nudi in un giardino con giocattoli sessuali, davanti a bambini. Non c’è limite all’uso militante ed estremista del budget. E nemmeno all’indecenza.
La vicenda e la risposta
L’accusa è quindi che il comune stia rivolgendo i propri finanziamenti culturali a organizzazioni che svolgono questo tipo di attività considerate indecenti. Dal canto suo, il comune si è difeso pubblicamente. Risulta infatti che la compagnia in questione, di nome Lundy Grandpré, non abbia finora ricevuto nessun finanziamento, e che il consiglio comunale dovrebbe mettere al voto questo e altri finanziamenti in ambito culturale nei prossimi giorni. Come ha commentato Nathalie Perrin-Gilbert, vice alla cultura al comune di Lione:
Purtroppo viviamo in una dittatura in cui twittare è il modo più economico per far parlare di sé. I progetti vengono presentati a commissioni composte da rappresentanti eletti di diversa estrazione politica, e tutti hanno ricevuto un parere favorevole.
Sempre Perrin-Gilbert ha però difeso la scelta di prendere in considerazione Lundy Grandpré:
Mi assumo la piena responsabilità. La compagnia è stata creata da due giovani diplomati in una scuola d’arte che stanno conducendo una ricerca artistica in centri d’arte riconosciuti.
Ha quindi specificato che lo spettacolo in questione, insieme a tutte le loro iniziative, non sono stati svolti su suolo pubblico (come fatto intendere da Olivier), ma in centri d’arte riconosciuti. Se nel video in questione si vedono quindi dei bambini, è perché sono i genitori stessi che li hanno accompagnati ritenendo che il contesto non fosse nocivo, nonostante le precise avvertenze (che sconsigliavano lo spettacolo a un pubblico inferiore ai 14 anni).
Che cos’è l’ecosessualità (non solo a Lione)?
L’ecosessualità, nonostante rimanga un fenomeno di nicchia (come lo dimostrano alcune delle reazioni degli utenti online a questa notizia), nel corso degli anni ha accresciuto il proprio seguito contando ormai centinaia di migliaia di attivisti nel mondo che ne condividono la visione.
Pare che questa visione della sessualità in armonia con la natura sia nata nel 2010 durante l’Ecosex Symposium, quando a San Francisco esperti, docenti, sessuologi accomunati dall’amore per l’ambiente, si sono ritrovati concordi con le artiste e attiviste Annie Sprinkle e Elizabeth Stephens nel delineare questo particolare orientamento. Da lì è nato il loro manifesto insieme a E.A.R.T.H lab, il primo laboratorio che esprime progetti artistici sperimentali “in collaborazione con la natura”.
L’ecosessualità vuole quindi essere un nuovo tipo di orientamento sessuale, al pari di tutti quelli già esistenti. Oltre quindi alla difesa dell’ambiente come lotta sociale e politica, si inserisce anche una sfera sessuale ed erotica nei confronti della natura, dalle piante alla terra. Per spiegarlo in altri termini, si tratta di ambientalisti che si identificano anche come queer, e che hanno deciso di unire le due sfere. Ciò comprende da una semplice passeggiata interpretata come un “massaggio alla terra” a pratiche sessuali più spinte.
Le battaglie dei Repubblicani
Questo episodio di denuncia degli spettacoli di ecosessualità a Lione sembra quindi essere una nuova battaglia intrapresa per fare campagna elettorale da parte dei Repubblicani. Appurato il fatto che l’evento in questione, oltre ad essere vecchio di due anni, è circoscritto a dei giardini privati a cui solo persone interessate accedono, la preoccupazione per gli effetti sul pubblico e sulle masse diventa quasi uno specchietto per le allodole. Anche la polemica sul finanziamento da parte del comune si rivela falsata, nella misura in cui esso non è ancora avvenuto concretamente, ma anzi dovrà passare attraverso un sistema di votazione per poter essere approvato.
Andando oltre ai personali giudizi etici e morali sulla questione, che ognuno fa secondo la propria sensibilità, sembra che la vicenda sia infine servita a fare tanto rumore senza però portare niente di concretamente utile né a livello politico, né a livello culturale.