La Cina sorpassa gli Stati Uniti.
A dirlo è la classifica Fortune Global 500 che da sempre si occupa di stilare la lista delle maggiori aziende nel mondo per fatturato.
Le imprese cinesi per la prima volta hanno superato quelle statunitensi con 129 aziende contro 121.
Un sorpasso storico che avviene in un momento dove il clima tra i due Paesi non è affatto rilassato dopo la vicenda Huawei e le questioni sui dazi commerciali. La guerra fredda di Donald Trump contro lo Stato cinese non sembra voler cessare a breve e chissà che questa notizia non irrigidisca ancor di più i rapporti internazionali.
I problemi economici della Cina
Ma nonostante la crescita aziendale della Cina sia stata a tratti velocissima, invogliando investitori da tutto il mondo, è stato visto che non è tutto oro quel che luccica e che i problemi economici ci sono anche nel Paese asiatico.
C’è da dire però che i problemi non gli hanno vietato di vincere questo primato contro quelli che sembrano essere diventati i nemici numero uno.
La crescita economica cinese si è concentrata quasi tutta negli ultimi 20 anni. Nella classifica del Fortune Global un decennio fa c’erano solo 43 imprese inserite nella graduatoria, ad oggi si è triplicata.
Le caratteristiche vincenti della Cina
Robotica, intelligenza artificiale e nuovi dispositivi sono la chiave del mercato cinese e sono questi a rendere il gioco difficile agli altri Paesi mondiali. Secondo gli esperti di settore se prima in Cina ci si arricchiva grazie allo sfruttamento di una manodopera sotto pagata, oggi l’arma più forte è l’innovazione. La stessa che, nonostante colossi come Google, Apple, Facebook e Amazon facciano di tutto per restare al passo, non fa reggere il confronto.
A portare la Cina in alto sono le aziende Alibaba e Tencent che hanno un capitale di mercato che va sopra ai 400 miliardi di dollari.
La classifica del Fortune Global
Tuttavia, nonostante il primato cinese, nella classifica della rivista americana al primo posto c’è ancora la catena di supermercati americana Walmart. A seguire ci sono Sinopec Group e Royal Duch Shell.
Alla nona posizione si trova la casa automobilistica tedesca Volkswagen, alla decima Toyota e all’undicesima Apple. Poco dopo, alle numero 13, anche Amazon.
Facebook, forse vittima degli ultimi scandali sulla privacy, non riesce a salire e rimane al 184esimo posto di molto più indietro rispetto all’impresa italiana Eni che ha raggiunto l’83esimo posto con un fatturato di oltre 90 miliardi di dollari.
A seguire, al 89esimo posto Enel, al 92esimo Assicurazioni Generali e poi Intesa San Paolo, Poste Italiane e Unicredit.