Da oggi, mercoledì 3 giugno per gli spostamenti interregionali non sarà più necessaria l’autocertificazione che giustificava i motivi del viaggio. Infatti, si potrà tornare a circolare liberamente in Italia, nonostante l’opposizione di alcune regioni.
Infatti, al Sud e nella Isole i presidenti delle regioni hanno chiesto e ottenuto dal governo di poter ricorrere a delle forme di controllo e prevenzione sanitaria. In Sardegna si è insistito a lungo per il “passaporto sanitario”, ma c’è stato il no da parte del Governo. Quindi, il governatore dell’isola è pronto a virare sulla registrazione dei passeggeri all’ingresso e sulla compilazione di una sorta di questionario epidemiologico. In Sicilia permarrà la sorveglianza sanitaria e l’obbligo di avvisare il medico di famiglia in caso di insorgenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Dal 5 giugno i turisti saranno “tracciati” attraverso l’App Sicilia Sicura e ci saranno controlli col termoscanner in porti e stazioni.
Per quanto riguarda invece la tracciabilità potrebbe passare attraverso un modulo. In quest’ultimo si dovrà indicare il nome, il cognome, la data di nascita, la residenza, il domicilio. Poi, si dovrà autocertificare di non essere positivi al coronavirus e non avere nessuno sintomi.
Misurazione della temperatura su treni alta velocità
Inoltre, con il via libera agli spostamenti tra regione, le Ferrovie dello Stato hanno aumentato notevolmente la circolazione dei treni. In particolare ci saranno 58 treni che collegheranno la capitale Roma a Milano. In questa fase, i termoscanner avranno grandissima importante, sia all’aeroporto di Fiumicino che alla stazione di Roma Termini.
La principale novità introdotta nel Decreto firmato dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli è la misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell’alta Velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza.
Vietati gli assembramenti e l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici
Nonostante l’ingresso in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19, la vita continuerà a non essere la stessa di prima del lockdown. Infatti, rimangono vietati gli assembramenti all’aperto e nei luoghi pubblici.
Resta l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, ma aperti al pubblico e in tutti i casi nei quali non è possibile mantenere il distanziamento tra le persone. Quest’ultimo dovrà essere di almeno 1 metro e di 2 quando si svolge attività fisica.
MARIO RUGGIERO