Lo studio condotto dal team guidato da Juliana F.W. Cohen della Scuola di salute pubblica dell’Università di Harvard e pubblicato su American Journal of Preventive Medicine mette in guardia sull’eccesso di zuccheri aggiunti per il loro effetto sullo sviluppo intellettivo del bambini, sia per quel che riguarda la dieta delle madri durante la gestazione che per quella dei bambini nella prima infanzia e nella media infanzia.
Ovviamente non è un caso che uno studio del genere si sia svolto negli Stati Uniti, l’alto consumo che gli statunitensi fanno di bevande dolci, “gli americani pasteggiano con la Coca Cola!” forse non è una leggenda metropolitana. ed infatti sotto accusa vengono messe esplicitamente le varie soda, tanto amate negli Stati Uniti.
Che cosa ha scoperto lo studio? Semplice: “se non volete figli scemi piano col saccarosio!“, a parte le facili battute, vediamo i risultati dello studio più nel dettaglio.
Su chi si è indagato: 1234 coppie bambino-madre, le partecipanti vennero reclutate nel periodo 1999-2002, i bambini sono stati testati per controllarne lo sviluppo intellettivo nella prima infanzia (età media 3,3 anni) e nella media infanzia (età media 7,7).
Risultati:
_ l’assunzione di bevande ricche di zuccheri aggiunti, soprattutto il saccarosio, è risultato avere un effetto diminuente sullo sviluppo delle capacità cognitive dei bambini, sia nel caso del consumo materno che in quello nel consumo da parte dei bambini nella prima e media infanzia. Sono risultate affette sia capacità verbali che non verbali e anche lo sviluppo delle abilità motorie, in misura diversa a seconda del tipo di bevanda (e quindi tipo e percentuale degli zuccheri) e del momento dell’assunzione (madre in gravidanza, prima infanzia, media infanzia);
_ l’assunzione di frutta da parte dei bambini nella prima infanzia ha avuto un effetto positivo sullo sviluppo dell’intelligenza in molte aree e anche lo sviluppo di un vocabolario più ampio;
_ l’assunzione di succhi di frutta non ha avuto effetti positivi né negativi, il che fa pensare che anche se il fruttosio (zucchero contenuto nella frutta) ha mostrato di avere degli effetti positivi nel caso precedente non fosse quello a dare gli effetti positivi ma qualche componente della frutta non presente nei succhi, probabilmente i composti fitochimici.
I ricercatori sostengono che il loro studio dimostra che dovrebbero essere messe delle avvertenze su certe bevande ricche di zuccheri aggiunti in modo da informare madri in gravidanza e con figli piccoli, dando loro la possibilità di fare una scelta informata sulla dieta.
Roberto Todini