L’Osservatorio Europeo di monitoraggio ha indetto il più grande sondaggio europeo sul consumo di droga durante la quarantena che stiamo affrontando.
Il periodo di quarantena ha avuto ripercussioni sulle abitudini di ognuno di noi, modificandole e spingendoci ad un forzato adattamento. Ma come si è modificato il comportamento di chi è, abitualmente e non, un consumatore di droghe?
Sarebbe utopico, quanto ipocrita, immaginare che la pandemia abbia fermato il consumo di sostanze stupefacenti.
Un periodo prolungato di lockdown, fonte di noia e frustrazione, può sicuramente aggravare il consumo di droga per chi ne faceva già uso ed essere “il canto della sirena” per chi, tutt’al più, ne era un consumatore sporadico.
D’altra parte, l’impossibilità di movimento ha avuto un impatto più grave su coloro che, affetti da tossicodipendenza, hanno necessità di supporto medico e terapie sostitutive.
Per rispondere a tutte queste domande, l’Osservatorio Europeo di monitoraggio ha indetto il più grande sondaggio europeo sul consumo di droga in quarantena.
L’EMCDDA, l’Osservatorio Europeo di monitoraggio delle droghe e delle tossicodipendenze
L’EMCDDA è stato creato nel 1993 e fa capo all’Unione Europea. Lo scopo di questa agenzia decentralizzata è quello di fornire all’UE una panoramica reale sul consumo di droga negli Stati membri, al fine di avere delle evidenze scientifiche sulle quali improntare il dibattito intorno all’abuso di sostanze e i problemi ad esso legati.
Per comprendere come la pandemia e le misure restrittive abbiano avuto un impatto sul consumo, l’EMCDDA ha attivato in tutta Europa un sondaggio online: il Mini-European Web Survey on Drugs (EWSD): COVID-19.
Il Mini-European Web Survey on Drugs: COVID-19
L’indagine è su base volontaria e per partecipare bisogna aver compiuto la maggior età. Ovviamente è totalmente in forma anonima, le uniche informazioni raccolte saranno quelle relative al consumo delle diverse sostanze.
Il sondaggio è molto semplice e veloce ed è presente in tutte le lingue dei paesi membri.
Le domande coprono il consumo (occasionale o meno) pre-quarantena e quello durante, e riguardano sostanze come cannabis, MDMA, cocaina, anfetamine, LSD, eroina e sostanze sintetiche.
I risultati verranno pubblicati a cadenza mensile sul sito dell’EMCDDA.
L’importanza di raccogliere dati
Perché è cosi importante partecipare a questo genere di sondaggi e fornire dati ad agenzie come l’Osservatorio? Per permette di conoscere nuovi scenari sul consumo della droga, prevedendo come possano evolvere nel breve e nel lungo termine. I dati raccolti aiutano a sviluppare risposte concrete e permettono alle Istituzioni di ponderare soluzioni riguardo l’argomento.
Non è infatti da sottovalutare le implicazioni del Covid-19 su chi abitualmente fa uso di droghe. Il consumo di oppiacei, oppioidi sintetici e metanfetamine, rendono più vulnerabili al virus che colpisce l’apparato respiratorio.
Inoltre, il lockdown ha ridotto in maniera consistente lo spaccio “su strada” facendo registrare un aumento di chi si rivolge al “dark web” e al mercato illecito e solo in percentuale minore, per quanto riguarda l’uso di cannabis, a quei siti che commerciano cannabis legale. Le sostanze che vengono commerciate illegalmente sul web hanno di solito effetti più gravi sull’organismo umano e non subiscono alcun controllo che ne possano accertare la purezza.
Arianna Pepponi