È sempre bello tornare a casa e avere un amico peloso che ci corre incontro facendoci le feste! Gli animali domestici diventano veri e propri componenti della famiglia, tanto da non riuscire ad immaginare il momento della loro dipartita. Eppure, in previsione di quel triste giorno, è bene pensare a come provvedere ad una degna sepoltura.
Va da sè come gli animali da compagnia sappiano portare allegria e serenità in ogni famiglia, dimostrando in ogni modo il loro affetto. E giorno dopo giorno non solo diventano dei compagni di gioco e di coccole, ma spesso sanno colmare i momenti di solitudine e di sconforto.
Non è esagerato definirli ‘figli‘, tanto che da tempo molte associazioni chiedono che possano rientrare nello status di famiglia.
A questo passo non siamo ancora arrivati ma sicuramente è un traguardo importante regolamentare i cimiteri per animali, così come è avvenuto pochi giorni fa in Lombardia.
Un luogo decoroso dove seppellire i nostri amici pelosi
Il primo cimitero nel mondo dedicato agli animali domestici risale al 1899 ed è sorto in Francia, esattamente ad Asnières-sur Seine, a nord-ovest di Parigi, noto per ospitare la tomba di Rin Tin Tin, il cane della serie TV. In Italia invece il cimitero più antico si trova a Roma, “Casa Rosa”, in zona Portuense, voluto da Mussolini per seppellirvi la sua gallina.
La diffusione di cimiteri per animali dimostra che in realtà questa ‘pratica’ non è nuova, e conferma l’affetto che si vuole regalare al proprio cucciolo anche quando non sarà più con noi.
Esistono diversi luoghi di sepoltura dedicati agli amici pelosi sparsi nel mondo e in Italia, e continuano ad aumentare anno dopo anno. La Lombardia sì classifica però come la prima regione italiana ad aver regolamentato in maniera innovativa i cimiteri per animali domestici.
Il consiglio regionale, grazie al progetto della relatrice e consigliera di Forza Italia Claudia Carzieri, unitamente a diversi gruppi di maggioranza e del gruppo Misto, ha infatti approvato il 18 ottobre il decreto che istituisce a tutti gli effetti degni luoghi di sepoltura per commemorare la scomparsa degli animali da compagnia, qualunque essi siano. Inoltre, scopo di tale normativa sarebbe quello di ridurre (ma non comunque di proibire) il fenomeno dell’inumazione delle carcasse presso il giardino privato della propria abitazione, senza pensare al rispetto delle dovute norme igienico-sanitarie.
Cosa dice il decreto
Oggetto del decreto è la regolamentazione della realizzazione, localizzazione e gestione dei cimiteri, compresi anche i servizi di trasporto delle esequie e di seppellimento.
Sia la creazione che la gestione degli stessi potrà essere richiesta sia da enti pubblici che da soggetti privati. E una volta realizzati vi si potranno riporre anche le urne con le ceneri qualora si fosse optato per la cremazione. Ciascun comune potrà infatti realizzare sul proprio territorio edifici crematori per dare ai proprietari anche questa possibilità.
Come per gli esseri umani sarà inoltre possibile apporre targhe commemorative e foto.
Non mancano poi sanzioni, come prevede il decreto, qualora si violassero le norme di registrazione e in caso di presentazione di autodichiarazioni fasulle.
Insomma, un provvedimento sicuramente importante che permette di avere un luogo in cui recarsi per andare a salutare il proprio animale d’affezione, e potrebbe essere un apripista anche in altre regioni d’Italia.
La palla passa ora ai comuni
L’iter prevede che entro 180 giorni a partire dall’entrata in vigore della legge, sia definito dalla Giunta regionale il regolamento contenente le modalità attuative, in modo da permettere ai comuni di avere precise indicazioni su come muoversi
Il decreto vuole infatti dare il ‘LA’ ai comuni per attivarsi nella realizzazione di cimiteri per animali domestici, ma ovviamente non costituisce un obbligo.
L’atto indica i parametri da considerare per l’individuazione delle aree geografiche che possano meglio prestarsi per creare questi spazi, con un’attenzione particolare all’ambiente, soprattutto con riferimento alle falde acquifere. I comuni, per effettuare tali verifiche, dovranno avvalersi dell’azienda sanitaria territoriale.
Dopodiché spetterà sempre agli stessi comuni inserire i cimiteri all’interno dei propri piani regolatori.
Funerali per animali domestici, un ‘business’?
Se la notizia buona è quella di dare ai nostri amici a quattro zampe un degno luogo di sepoltura, purtroppo esiste anche il rovescio della medaglia.
Ciò che è emerso, e che è stato denunciato già più di un anno fa anche dall’associazione Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), è una sorta di ‘business‘ intorno ai funerali per animali domestici. I costi infatti sono tutt’altro che contenuti.
Ad esempio, nel cimitero più grande di Milano, ‘Il Fido Custode’, si parla di cifre che vanno da un minimo di 250 ad un massimo di 800 euro per quanto riguarda la semplice inumazione, e costi compresi tra i 100 e gli 800 euro per la cremazione. E Aidaa ha parlato anche di spese maggiori, calcolando in generale, una media di 100 milioni annui in Italia.
Si tratta dunque di spese di non poco conto che forse potrebbero essere riviste, o che comunque potrebbero essere modellate a seconda anche della condizione reddituale della famiglia dell’animale.
Al riguardo non ci sono indicazioni da parte della legge lombarda approvata e ciò lascia pensare che i costi possano essere decisi in autonomia o dal comune dove sorge il cimitero o comunque dall’ente che si occupa della gestione dello stesso.
Si confida in ogni caso che si opti per un contenimento delle spese, rivolto alle famiglie meno abbienti che però non vogliono rinunciare a dare un decoroso ultimo saluto all’amico peloso.