Claudio Durigon, parlamentare leghista, vorrebbe intitolare un parco ad Arnaldo Mussolini, fratello del ben più noto Benito. In ogni caso l’Italia non ha un problema di fascismo.
Parco Falcone-Borsellino non dovrebbe più chiamarsi in questo modo. D’altronde i due magistrati palermitani non hanno poi avuto nessun peso sulla storia italiana. In un momento storico in cui finalmente si prende coscienza dell’estensione nazionale della trama mafiosa un parco che porta il loro nome non ha nessuna valenza simbolica. Meglio, secondo un deputato della Repubblica italiana, intitolarlo ad Arnaldo Mussolini.
La folle proposta della Lega
E’ importante sottolineare come il parco al centro delle polemiche recasse il nome del fratello minore del Duce già durante gli anni del fascismo. Nel 2017 la giunta comunale aveva deciso di affibbiargli il nome che porta al momento. E’ comunque lecito chiedersi, in caso non si sia informati sul personaggio, quale sia la colpa di Arnaldo Mussolini, a parte quella di essere nato dallo stesso grembo di un mostro. Andiamo ad esplorare velocemente la corta e deplorevole esistenza del fratello minore del supereroe preferito dai pelati rifiuti umani di tutta Italia.
Il fratellino minore di Benito era, curiosamente, anche il suo braccio destro ai tempi del ventennio. Fu il principale interprete dell’opera di stravolgimento dei media voluta dal Duce. E’, inoltre, la figura che più esplica la corruzione latente presente nella dittatura fascista. Coinvolto nel caso Sinclair è quasi certo il suo coinvolgimento nell’esecuzione di Giacomo Matteotti, deputato socialista che era venuto a conoscenza dei fatti. Non proprio un santo quindi, nonostante la sua spiccata fede religiosa.
Durigon, leggendo la gloriosa biografia del camerata Arnaldo Mussolini, non ha potuto che proporre una tanto geniale idea. Ricoperto dalle critiche il leghista ci ha poi tenuto a spiegare la sua posizione. Mettendo sul banco una tale proposta infatti Durigon non pensa al fratello del Duce, bensì a suo nonno. Se il collegamento vi sembra astruso non preoccupatevi, lo è.
Il buon Claudio ci spiega che suo nonno, insieme a tanti altri “pionieri veneti”, ha costruito Latina, anzi, tiene a specificare, Littoria, giusto per sviare ogni presunto collegamento fascista. Come dargli torto quindi, il deputato vorrebbe soltanto omaggiare il duro lavoro di suo nonno, dedicando un parco al fratello, nonché braccio destro, della più grande disgrazia capitata all’Italia dai tempi dell’unità.
Non un nome nuovo
D’altronde il deputato Claudio Durigon non è nuovo a scandali del genere. Ad inizio anno infatti Fanpage ha pubblicato l’inchiesta Follow the Money in cui, partendo dall’appoggio dell’UGL (il sindacato di cui era sottosegretario) alle Lega, si andavano ad indagare diversi legami con la malavita e la corruzione. E’ importante ricordare come tale soggetto, una volta divenuto il braccio destro di Matteo Salvini, diventerà Sottosegretario al Ministero del Lavoro durante il Governo Conte I. Attualmente ricopre la carica di Sottosegretario al Ministero dell’economia nel Governo Draghi.
Se si pensa all’indagine di FanPage risulta assurdo che un tale personaggio possa ancora ricoprire cariche tanto importanti. Sebbene può essere impensabile il fatto che Draghi non abbia preso provvedimenti a seguito della questione del parco lo è ancora di più che nulla si sia mosso mesi fa, a seguito di Follow the Money.
Il ribrezzo nei confronti di un soggetto del genere si amplifica nel collegare le sue implicazioni mafiose con l’eliminazione dei nomi di Falcone e Borsellino da un parco pubblico. Claudio Durigon non solo sta continuando a rovinare il nostro paese con comportamenti completamente condannabili, ma sta sputando sulla storia dell’antimafia e sulla vita di migliaia di persone morte a cause dell’enorme macchina di schifo che è la criminalità organizzata.
Alla sfilza di reati di cui abbiamo prova nell’inchiesta succitata aggiungete quello di apologia al fascismo e sottoponete Durigon alla gogna mediatica, poiché rappresenta tutto ciò che non va in Italia. Fascismo e Mafia sono una merda, e chiunque voglia appoggiare tali comportamenti non è un libero pensatore, è un coprofago. Claudio Durigon in questa merda ci sguazza da anni, ed è il momento di dire basta.
Marzioni Thomas