Terrore e impotenza di fronte alla violenza della natura. La città di Manila ha visto morire otto persone e decine sono i feriti causati da due terremoti nelle Filippine.
Dopo il terremoto ad Aprile 2019, questa notte due terremoti hanno interessato alcune zone a nord nelle Filippine, in particolare a tremare la provincia di Batanes, Manila e alcune isole vicino Luzon, tra cui anche Taiwan.
I morti sarebbero otto e le persone ferite circa 60, come dichiarato dal direttore esecutivo del consiglio nazionale per la riduzione e la gestione dei rischi in caso di calamità. Non ci sono dispersi sotto le macerie. La gente si è riversata nelle strade del gruppo di isole di Batanes alla ricerca di un luogo sicuro in cui ripararsi. La prima scossa sarebbe avvenuta intorno alle 4 di mattina con magnitudo 5,4. Molti i video.
Il secondo sisma, di magnitudo 5,9, si è verificato subito dopo alle ore 7:30.
Uzi Villa, sergente della polizia filippina, durante un’intervista con l’Agence France Presse ha detto che molte delle persone sono morte nel sonno durante il primo sisma.
Registrata scossa maggiore a Itbayat
I due terremoti nelle Filippine hanno colpito duramente la città insulare di Itbayat. L’isola ospita 2.800 persone e poteva essere raggiunta esclusivamente in barca.
Almeno metà degli abitanti presenti a Itbayat si sono raggruppati all’aperto, in un parco della città. Il crollo delle case è avvenuto in parte anche per il fatto che molte erano vecchie e costruite con il calcare, affermano i cittadini locali. A conferma di ciò si è espresso anche Dan Esdicul, il capo delle NDRRMC del centro radio DZMM. Dopo il primo terremoto, si sono verificate scosse di assestamento.
Insomma, il “ring of fire” non sembra voler dar tregua alle Filippine, le quali si trovano in una zona di intensità sismica elevata.
Asia Lupo