Droghe pesanti: la British Columbia sperimenta la depenalizzazione

La provincia canadese della British Columbia ha inaugurato uno fra i primi programmi al mondo per decriminalizzare il possesso di piccole dosi di droghe pesanti. Dall’inizio di quest’anno è ufficialmente legale per un adulto possedere fino a 2 grammi e mezzo di eroina, cocaina, eroina, morfina e anfetamina. L’obiettivo è prevenire lo stigma sociale che coinvolge chi fa uso di droghe.

La sperimentazione

Si tratta di un disegno di legge che consiste in un’esenzione dalla legge federale, i termini della sperimentazione non sono ancora certi:  si concluderà nel 2026, quando si deciderà se prolungarlo a tempo indeterminato. Il disegno prevede che i cittadini di almeno diciotto anni possano detenere, per uso personale, un massimo di 2,5 grammi di cocaina, metanfetamina, MDMA, eroina, fentanyl e morfina. Ovviamente vi sono delle limitazioni: è illecito vendere droghe pesanti ed esserne in possesso in luoghi specifici come scuole, asili o aeroporti. Tuttavia  si tratta di un progetto rivoluzionario perché chi verrà trovato in possesso della quantità di sostanze stupefacenti (nei limiti designati), non sarà arrestato o multato, ma anzi avrà il diritto di rimanerne in possesso.

Il tentativo di arginare le morti di overdose




La provincia di British Columbia è situata nella parte più occidentale del Canada, e ha la città di Vancouver come principale centro urbano. Nel 2016 il governo locale ha dichiarato uno stato di emergenza per la sanità pubblica causato dal consumo di droga: da quel momento più di 10 mila residenti sono morti di overdose. Durante la prima ondata del Coronavirus, nel maggio 2020, il numero di decessi per overdose superava il bilancio delle vittime del Covid : negli ultimi 7 anni c’è stata la media di 6 decessi al giorno per droga.

Sembra paradossale l’idea di legittimare l’uso delle droghe pesanti in una regione così duramente colpita da quelle che sono le piaghe ad essa correlata: criminalità, morte e povertà. In realtà il disegno di legge nasce proprio per arginarle. Lo spiega ai microfoni della BBC Jennifer Whiteside, ministro per la sanità mentale e per le dipendenze del governo autonomo della British Columbia:

Decriminalizzare l’uso di droghe pesanti metterà fine alla vergogna e alla paura delle autorità che sono normalmente associate con la dipendenza da queste sostanze

L’iniziativa nasce per far sì che gli individui trovati in possesso di droga non vengano puniti, ma aiutati. Sapere di non avere punizioni o sanzioni, potrebbe portare gli individui in possesso di droga a riferirsi alle autorità per avere aiuto senza averne paura.

Come riportato da Ansa, la British Columbia è la seconda giurisdizione in tutto il Nord America a depenalizzare le droghe pesanti, dopo lo stato americano dell’Oregon nel novembre 2020. Quest’ultimo ha visto un drastico calo degli arresti, ma poche persone (meno dell’1%) hanno accettato le offerte di aiuto per superare la dipendenza.

La depenalizzazione permette di portare la crisi della droga da un piano prettamente legale a quello sanitario, garantendo alle persone coinvolte di poter richiedere in piena libertà gli aiuti di cui necessitano. L’augurio è che questa mossa tanto coraggiosa – quanto isolata – possa rivelarsi vincente e garantire una nuova risorsa nella lotta alle droghe pesanti e magari coinvolgere anche altri paesi che, quotidianamente, affrontano casi di abusi di sostanze stupefacenti.

Ludovica Amico

 

 

 

 

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