Siccità in America Latina: quando i cambiamenti climatici incontrano El Niño

Siccità in America Latina

L’ondata di Siccità in America Latina è sempre più preoccupante. È certamente dovuta agli influssi negativi di El Niño, ma la causa principale restano i cambiamenti climatici. In Ecuador si raziona l’energia, in Colombia l’acqua e gli allevamenti in Argentina soccombono.

Siccità in America Latina: l’Ecuador raziona l’energia elettrica

Da martedì scorso l’Ecuador ha iniziato a razionare l’energia elettrica nelle principali città del Paese. Il provvedimento è frutto della pesantissima ondata di siccità in America Latina che ha ridotto drasticamente la capacità dei bacini idrici dai quali l’Ecuador ricava il 75% dell’energia elettrica. Questa misura arriva dopo altri tagli al consumo di energia avvenuti a ottobre, gennaio e febbraio. Segno che la siccità in America Latina non è un fenomeno passeggero e che sta attanagliando l’area da mesi, se non da anni.

Lunedì sera il Ministero dell’energia ha pubblicato un comunicato nel quale si legge:

“Invitiamo gli ecuadoregni a limitare il loro consumo di elettricità in questa settimana critica. Considerate che ogni kilowatt di energia e ogni goccia d’acqua non consumati ci aiuteranno a fare fronte a questa realtà.”

Infatti, le precipitazioni in Ecuador e in Colombia sono diminuite in accordo con il riscaldamento delle temperature dell’Oceano Pacifico meridionale. Tutto ciò può provocare violente alluvioni sulle coste occidentali dell’America Latina mentre nelle aree andine, dove sono collocate le principali città dei due Paesi, sta causando un prolungato periodo di siccità.

La produzione di energia elettrica in Ecuador

La crisi energetica è amplificata dalla decisione della vicina Colombia di sospendere le esportazioni di energia elettrica in Ecuador per far fronte a sua volta alla siccità. La stessa Colombia, infatti, ottiene circa il 70% della sua energia dagli impianti idroelettrici.

Come ha osservato Camilo Prieto, professore di climate change all’Università Javeriana di Bogotà, negli anni ’90 la crisi idrica ed energetica è stata altrettanto grave, tuttavia in questi 30 anni la domanda di energia elettrica è cresciuta esponenzialmente e l’errore di Colombia ed Ecuador è stato continuare a fare affidamento sulla sola (o prevalente) energia idroelettrica.

Diversificare e combinare diverse tipologie di risorse energetiche a basse emissioni è più sicuro e affidabile. Se la domanda continua a crescere e l’energy mix in questi Paesi non viene diversificato, Colombia ed Ecuador continueranno ad essere vulnerabili.”

Siccità in America Latina: la situazione in Colombia



La siccità in America latina è talmente dura che Bogotà è stata costretta a razionare il consumo d’acqua dei propri abitanti. Le abitazioni che consumano più di 22 metri cubi di acqua al mese dovranno pagare maggiori tasse mentre chi lava la propria macchia o fa attività che sprecano acqua potrà incorrere in multe fino a 300$.

La siccità nella capitale colombiana è più che rara. La città, infatti, si trova in una regione umida sulle Ande ed è circondata da foreste rigogliose. Tuttavia il Chingaza Reservoir System, la principale risorsa idrica di Bogotà, è al 15% della sua portata: il livello più basso mai registrato. E se non dovesse piovere, le riserve idriche potrebbero esaurirsi entro due mesi.

Si capisce, dunque, perché la Colombia abbia imposto il razionamento dell’acqua e sospeso le esportazioni di energia verso l’Ecuador.

Siccità in America Latina: gli effetti sulla popolazione

Senza energia elettrica diventa difficile vivere: la sua mancanza, infatti, compromette molte delle attività quotidiane. I proprietari dei ristoranti, ad esempio, non possono conservare gli alimenti deperibili nei frigoriferi e nei congelatori. Nella periferia di Bogotà, invece, si creano lunghe code davanti alle autocisterne che distribuiscono acqua. Uomini, donne e bambini aspettano il loro turno con secchi e taniche per poter portare a casa quanta più acqua possibile e il timore per il futuro è palpabile:

“Sono preoccupato per quello che sta accadendo. Abbiamo bisogno di fare di più per preservare questo prezioso liquido.”

Carlos Arturo Rueda, 72 anni, in coda per ricevere la sua razione di acqua.

E che dire del curioso caso di Oriannis Arcano? Commessa in un piccolo negozio di candele, sta facendo letteralmente affari proprio grazie ai continui blackout. Tuttavia si trova in costanti difficoltà poiché i clienti preferiscono pagare con la carta di credito e questo metodo di pagamento non funziona se non c’è energia.

Siccità in America Latina: i casi di Argentina e Messico

La siccità in America Latina non sta piegando solo Ecuador e Colombia ma anche molti altri Paesi sono colpiti. In Argentina, ad esempio, gli allevamenti di bovini si stanno rivelando particolarmente vulnerabili. L’allevamento è uno dei settori di punta del Paese ma è anche uno dei settori che consuma più acqua in assoluto. Per questo, quando la siccità colpisce è uno dei primi a subirne le conseguenze.

A causa della siccità nella provincia di La Pampa sono morte più di 5.400 mucche e più di 100.000 esemplari sono stati trasferiti o venduti ad allevamenti di altre aree meno colpite per provare a limitare le perdite. Alla crisi idrica, perciò, segue la crisi economica: più di 60 allevatori, infatti, sono stati costretti a cessare la propria attività.

“Siamo costretti a supplire la carenza di fieno bilanciandolo con altri alimenti per poter mantenere in vita gli animali, ma in assenza di altre possibilità siamo costretti a svendere i capi o a vederli morire.”

Antonia Ochandorena, presidentessa Arsp (Associazione allevatori del sud pampeano)

In Messico, invece, quasi il 60% del territorio soffre la scarsità d’acqua. Il livello delle dighe continua a diminuire, soprattutto al nord, dove il livello dei bacini artificiali è allarmante. La situazione è talmente preoccupante che in pochi mesi l’intera capitale potrebbe restare senza acqua. Se questa previsione si dovesse effettivamente verificare rimarrebbe a secco una delle città più grandi e popolose del mondo, con tutte le conseguenze drammatiche che la mancanza d’acqua porta con sé.

Siccità in America Latina: la secca del lago Titicaca

È notizia dello scorso autunno ma, purtroppo, ancora attuale: il livello delle acque del lago Titicaca si sta assottigliando. In particolare, ha toccato i minimi storici a novembre a causa della pressante siccità in America Latina che sta colpendo da molti mesi anche le zone tra Perù e Bolivia.

Il lago, situato a un’altitudine di 3.800 metri, è diviso tra i due Paesi ed è considerato sacro dalle popolazioni che abitano le sue sponde. La mancanza d’acqua ha effetti diretti sulla pesca, ma anche sulle coltivazioni di quinoa e patate (alimenti base della dieta andina) e sugli allevamenti di bestiame. La causa principale della crisi idrica che sta investendo il lago è, ancora una volta, l’aumento delle temperature e un periodo delle piogge sempre più breve. Il tutto, ovviamente, esacerbato dalla presenza di El Niño.

Insomma, la siccità in America latina è drammatica e diffusa sull’intera area. El Niño non fa altro che peggiorare la situazione, ma alla base di tutti i problemi ci sono ancora una volta i cambiamenti climatici.

Arianna Ferioli

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