Dramma Covid, in Brasile si ricorre alla pianificazione dei funerali

funerali

Se in Italia si parla di zone gialle e riaperture di ristoranti, in Brasile si deve ricorrere alle sepolture notturne. Per il presidente Bolsonaro la quarantena “fa ingrassare”

“Quando una persona rimane in casa, cosa fa? Dubito che non aumenterà un po’ di peso. Anche la mia pancia è cresciuta un po'”. Queste le dichiarazioni del presidente brasiliano Jair Bolsonaro  lo scorso 7 Aprile , quando il numero dei decessi per Covid-19 all’interno del Paese ha battuto il record con più 4mila casi in ventiquattr’ore. Nel frattempo a San Paolo, una delle città più popolose del mondo con i suoi 12,3 milioni di abitanti, si è dovuto optare a funerali notturni per far fronte all’emergenza sanitaria.

Il secondo turno ha inizio alle 18 per 4 dei 22 cimiteri comunali, dove ogni giorno sono scavate 600 nuove tombe e le salme sono trasportate via scuolabus. Il presidente però non si lascia scoraggiare, ed è sostenuto dai sindaci che programmano riaperture in aiuto alle economie locali.




Funerali per grandi e per piccoli

Il dramma del Coronavirus in Brasile non sembra dare cenni di arrestarsi: attualmente i contagi sfiorano i 14 milioni. I decessi degli ultimi dodici mesi hanno toccato più di 850 bambini sotto i nove anni, tra i quali 518 morti ancora prima di compiere un anno di vita. Gli ospedali denunciano carenza di farmaci basilari come sedativi. A Rio de Janeiro degli operatori sanitari raccontano di aver dovuto intubare dei pazienti Covid da svegli  dopo averli legati al letto.  “Sono svegli, senza sedativi, intubati, con le mani legate al letto e ci implorano di non farli morire“, spiega un’infermiera. Medici senza frontiere definisce la situazione una “catastrofe umanitaria”:

Queste cifre sbalorditive sono una chiara prova dell’incapacità delle autorità di gestire le crisi sanitarie e umanitarie nel paese e di proteggere i brasiliani, soprattutto i più vulnerabili, dal virus.

Bolsonaro: il Brasile “una polveriera”

“Siamo sul punto di avere un problema serio in Brasile. Che cosa verrà fuori da tutto questo, dove arriveremo? Sembra di essere in una polveriera. E ci sono persone in giacca e cravatta che non vogliono vederlo“. Il presidente giustifica così una politica aperturista cieca davanti al record di contagi e di decessi, ma che non è passata inosservata al Senato brasiliano. È infatti stata approvata la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia, la cui composizione è stata dichiarata venerdìNel frattempo la somministrazione dei vaccini prosegue a rilento nel Paese dove circolano decine di varianti del virus, tra le quali alcune si sono rivelate essere più pericolose per le donne in gravidanza. “Non possiamo dirlo a chi ha 42, 43 anni” afferma Raphael Camara, ministro della Salute, ma il suggerimento è quello di rimandare la gravidanza “a un momento migliore”.

Insomma, il governo brasiliano sembra preoccuparsi più delle attività commerciali che della crisi sanitaria. La quarantena fa ingrassare, come dice Bolsonaro? Forse. Certo è che i funerali causati dalla pandemia in Brasile proseguono di giorno come di notte, e in questo caso l’esercizio serve a ben poco.

Katherina Ricchi

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