Dopo lo tsunami che devastò la Thailandia, un uomo non ha più nulla, solo il mare da guardare

Lo tsunami che devastò la Thailandia diede vita a storie diverse, dalla famiglia che si salvò e ispirò un film, a chi ha perso tutto e oggi guanda il mare.


Quindici anni fa di questi tempi, uno tsunami spaventoso devastava la Thailandia. In un attimo un posto per turisti e vacanzieri venne trasformato in un’orrenda zuppa di fango e vittime.
In quel frangente ci furono due storie che presero vie completamente opposte.
Una famiglia spagnola, madre, padre, tre figli, si perse di vista durante il disastro. Ognuno di loro pensò che gli altri fossero morti. Si cercarono disperatamente e in mezzo ad un caos surreale si trovarono.

Nessuno di loro era in pericolo di vita. Un uomo del posto invece, perse tutti. Dai figli alla moglie, perfino i genitori. Cancellati dal mare. La famiglia spagnola che si salvò, gli Alvarez, ispirò un film meraviglioso con Naomi Watts, Ewan McGregor e un giovane Tom Holland. Dal titolo “the impossible”.

L’uomo che vide cancellata la sua famiglia, adesso fa il guardiano ad un sistema rudimentale di allarme voluto dal governo thailandese. Sta lì e sorveglia che non arrivino altre onde assassine. È la sua missione, dice. La vita gli ha tolto tutto ma non è giusto che non faccia nulla per gli altri, dice.

Quindici anni fa di questi tempi duecentomila persone furono spazzate via. Agli estremi una famiglia spagnola sana e salva e un uomo che non ha più nulla di importante se non guardare il mare. In mezzo a tutto, forse noi che dovremmo riflettere su quanto la vita sia un giro di ruota in più o in meno che decide la nostra sorte e i nostri appuntamenti. Chissà se ne faremo tesoro prima o poi, tra veleno dei social e vita vissuta come se ne avessimo una di scorta.

 

Ettore Zanca

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