Sono migliaia le donne nigeriane costrette ad abortire, vittime del terrorismo in accordo con il governo e l’esercito.
Il programma segreto è in atto dal 2013 nel nord-est del paese.
L’esercito della Nigeria ha imposto oltre dieci mila aborti forzati. L’inchiesta di Reuters ha fatto emergere gli abusi, ascoltando le testimonianze di più di trenta donne e ragazze che affermano di aver subito aborti mentre erano detenute dall’esercito nigeriano. Sono stati intervistati anche cinque operatori sanitari e nove membri del personale di sicurezza, che sono coinvolti nel programma segreto di aborto. È così emersa la complicità di soldati e altri dipendenti del governo nella violazione sistematica perdurata almeno dal 2013, anno in cui lo sforzo contro il gruppo terroristico di Boko Haram si è intensificato.
In Nigeria le vittime di Boko Haram sono costrette ad abortire. La coercizione a cui queste donne sono state sottoposte, dopo essere state “salvate”, è un chiaro esempio di violenza istituzionalizzata. Nel silenzio degli abusi le donne, spesso drogate o visibilmente ferite, abortivano in condizioni sanitarie estreme. La pratica di aborto forzato veniva applicata anche a donne in giovane età; senza tener conto dello stato di avanzamento della gravidanza o della voltontà delle donne incinte. Difatti, dall’inchiesta emergono casi di morte per complicazioni”
Un programma così complesso richiede uno sforzo logistico e umano, che può essere messo in piedi esclusivamente con la complicità delle istituzioni governative.
Un paese diviso dal terrorismo
La Nigeria è un paese dell’Africa occidentale. È il più grande paese del continente in termini di popolazione, con oltre 200 milioni di abitanti. La Nigeria è una nazione multiculturale, con svariati e complessi gruppi etnici e lingue regionali.
La storia nigeriana è complessa e travagliata. Il paese ha sofferto di conflitti interni e di instabilità politica per decenni. Negli ultimi anni, la Nigeria non ha fatto progressi troppo significativi nella lotta contro la corruzione. Il paese continua a lottare contro la povertà estrema e le violenze legate al terrorismo. In realtà, in alcune regioni, la situazione è esasperata dalla costante situazione di guerra asimmetrica.
Boko Haram è un gruppo terroristico islamico attivo in Nigeria e nei paesi limitrofi. Nel corso del tempo anche altri gruppi terroristi sono emersi, in particolare quelli legati allo Stato Islamico.
Boko Haram è noto per i suoi attacchi contro le forze di sicurezza nigeriane, le strutture governative e le comunità civili. Il gruppo è colpevole di aver rapito centinaia di bambini e ragazze, che sono state costrette a sposare i membri del gruppo o a diventare schiave sessuali. Le donne nigeriane costrette ad abortire dall’esercito sono passate così da un aguzzino ad un altro.
Gli abusi delle autorità: donne nigeriane costrette ad abortire per sconfiggere i sovversivi
Il programma di aborto è fatalmente radicato nelle false credenze e dall’ignoranza che affligge i territori a nord della Nigeria in cui avvengono gli scontri: i figli degli insorti sono predestinati, dal sangue nelle loro vene, a prendere le armi contro il governo e la società nigeriana. Infatti, i soldati sono stati informati dai superiori che il programma era necessario per distruggere i combattenti ribelli prima che potessero nascere.
Boko Haram non effettua alcuna distinzione tra combattenti e civili. La comunità internazionale ha condannato l’organizzazione terroristica proprio per i suoi attacchi brutali e indiscriminati. La Nigeria, e i paesi vicini, hanno lanciato una campagna militare contro il l’estremismo islamico. Sebbene gli scontri proseguano da diversi anni, i gruppi terroristici continuano ad essere una minaccia per la sicurezza nella regione.
Il popolo nigeriano è da molti anni in protesta per gli abusi della polizia di stato che ha acquisito molto potere per il suo ruolo fondamentale nella lotta ai sovversivi. Culminate nel 2020, dopo la diffusione di un video che mostrava agenti della Squadra speciale (Sars) della polizia uccidere impunemente un uomo, in tutta la Nigeria sono incominciate manifestazioni per chiedere quantomeno una riforma della polizia.
Le vittime di Boko Haram costrette ad abortire dall’esercito sono perfettamente in linea con la politica antiterroristica in Nigeria.