Le donne medico superano gli uomini in Italia secondo il Bilancio Sociale 2024 dell’Enpam

donne medico

In Italia, il panorama della professione medica sta subendo una trasformazione epocale. Per la prima volta, le donne medico hanno superato numericamente i loro colleghi uomini. Secondo quanto emerge dal Bilancio Sociale 2024 dell’Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza medici), il rapporto tra medici e dottoresse è ora di 50,1% a 49,9%, con circa 58mila donne e 54mila uomini iscritti all’Ente. Questo sorpasso, seppur simbolico nei numeri, rappresenta un significativo punto di svolta per il settore sanitario italiano.

Una tendenza in crescita

Il fenomeno del crescente numero di donne che scelgono la carriera medica non è una sorpresa per gli esperti. Già da anni si osservava un aumento delle studentesse nelle facoltà di Medicina, trend confermato anche dai dati sugli accessi ai corsi di laurea e sulle abilitazioni professionali. Le donne hanno gradualmente conquistato spazi tradizionalmente riservati agli uomini, dimostrando competenze e dedizione pari, se non superiori, ai colleghi maschi. Questa tendenza si riflette non solo nella quantità, ma anche nella qualità delle prestazioni offerte dalle dottoresse, che sempre più spesso ricoprono ruoli di responsabilità.

Settori e specializzazioni: il divario rimane

Nonostante il sorpasso numerico, le differenze di genere permangono in alcune specializzazioni mediche. Le donne sono prevalentemente presenti in ambiti come pediatria, ginecologia e medicina generale, mentre gli uomini continuano a dominare settori chirurgici e discipline altamente tecniche, quali cardiologia interventistica e ortopedia. Questo squilibrio riflette non solo preferenze personali, ma anche dinamiche socio-culturali che influenzano le scelte professionali e l’accesso alle opportunità.

Discriminazioni e disparità di trattamento

Se da un lato le donne medico stanno conquistando numeri sempre maggiori, dall’altro continuano a subire discriminazioni sia economiche che professionali. Le dottoresse guadagnano mediamente meno dei colleghi uomini, una disparità che si aggrava con l’avanzare della carriera. In molti casi, le donne incontrano maggiori difficoltà nell’ottenere incarichi apicali o nella gestione dei turni, spesso penalizzate dalla necessità di conciliare vita familiare e professionale. L’accesso a ruoli dirigenziali, nonostante i passi avanti, resta un traguardo complicato per molte professioniste.

Conciliazione tra lavoro e famiglia




Una delle principali sfide per le donne medico è rappresentata dalla difficoltà di bilanciare il lavoro con gli impegni familiari. La professione medica richiede orari spesso imprevedibili, turni notturni e una disponibilità costante, caratteristiche che possono rendere complicato gestire contemporaneamente le responsabilità domestiche e di cura. Nonostante la presenza di politiche volte a favorire la parità, come il congedo parentale e la flessibilità oraria, molte dottoresse si trovano a dover affrontare carichi di lavoro eccessivi per non compromettere la carriera.

Le sfide per la parità

L’aumento del numero di donne medico è senza dubbio un segnale positivo, ma non sufficiente per raggiungere una reale parità di genere nella professione. Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni e degli ordini professionali per eliminare le barriere che ancora ostacolano il pieno riconoscimento delle competenze femminili. Tra le azioni necessarie si annoverano politiche di incentivazione alla parità retributiva, l’introduzione di programmi di mentoring e formazione, e una maggiore sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni di genere.

L’importanza del riconoscimento sociale

Oltre agli interventi strutturali, è fondamentale promuovere un cambiamento culturale che valorizzi il ruolo delle donne nella sanità. Il riconoscimento del contributo delle dottoresse passa anche attraverso una narrazione che superi gli stereotipi di genere e che celebri le loro conquiste professionali. In questo senso, i media e le associazioni di categoria possono svolgere un ruolo cruciale nel sensibilizzare l’opinione pubblica e nel favorire un approccio più equo e inclusivo.

Il sorpasso delle donne medico rappresenta una fonte di ispirazione per le nuove generazioni, dimostrando che il talento e l’impegno possono abbattere barriere storiche. Le giovani studentesse di medicina possono ora guardare a modelli femminili di successo, sentendosi incoraggiate a intraprendere percorsi professionali ambiziosi senza timore di discriminazioni o pregiudizi.

 

 

 

Patricia Iori

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