Sport e discriminazione di genere continuano purtroppo ad andare di pari passo, ma nell’ultima decade alcune Donne, con il loro contributo, hanno messo in moto la macchina del cambiamento: ecco le loro storie.
Questo dicembre la Commissione Bilancio del Senato in Italia con la legge di Stabilità ha approvato un emendamento che equipara gli atleti senza alcuna distinzione di genere.
Il binomio Donna-Sport nel bel paese cambia e lo fa in meglio: atlete di ogni disciplina potranno ora usufruire delle tutele previdenziali che sono contemplate nella legge di riforma dello sport.
Le società sportive sono inoltre incoraggiate a firmare contratti di lavoro sportivo con le atlete donne grazie all’introduzione dell’esonero contributivo del 100% per la durata di tre anni.
La strada è ancora lunga e in salita ma ci sono tutti i presupposti per portare a segno tante altre vittorie e il merito, in gran parte, va a loro: le atlete che hanno fatto la differenza.
La Nazionale femminile di calcio
Se la danza è per antonomasia uno sport femminile il calcio è da sempre considerato uno sport per maschietti: stipendi da capogiro, merchandising e idolatrazione per i calciatori migliori, ma le donne?
Sebbene la prima partita giocata ufficialmente dalla Nazionale femminile di calcio fu il 23 febbraio del 1968 è soltanto con i Mondiali di Francia del 2019 che le Azzurre sono salite agli onori di cronaca, guadagnandosi un posto nel cuore e negli interessi degli italiani.
Grintose, energiche e con una tattica sopraffina hanno tenuto incollati al televisore milioni e milioni di telespettatori, che per i quarti di finale contro l’Olanda sono stati ben 6 milioni. Un risultato questo che dimostra come le donne nel mondo dello sport possono intrattenere tanto quanto gli uomini. Michel François Platini, ex calciatore francese, una volta ha detto:
“Le donne giocano bene e sono leali, e questo fa spettacolo sano e vero: per tutti quelli dello sport, non per i voyeur. Fra poco i pessimisti sul futuro del calcio saranno presi a pallonate dalle donne“.
Pare proprio che quel momento sia finalmente arrivato.
Bebe Bio, il coraggio di andare avanti
Era il 2008 quando la vita di Bebe Vio è cambiata per sempre: colpita da una meningite fulminante da meningococco di gruppo C ha lottato per la sua vita per giorni. La meningite di cui è stata vittima le ha portato necrosi e infezioni diffuse tanto che, per salvarle la vita, i medici furono costretti ad amputarle gambe e avambracci.
Seguirono sei mesi di rianimazione e chirurgia plastica ma alla fine Beatrice ne uscì viva, ma profondamente cambiata: aveva perso tutti e quattro gli arti e il suo corpo era pieno di cicatrice, ma la sua voglia di vivere, il suo coraggio e la sua determinazione non sono mai venute meno.
Nel 2009 i suoi genitori fondarono Art5sport, una onlus che fornisce ai bambini protesi agli arti così da permettere loro di integrarsi nella società attraverso lo sport, Bebe è stata la prima atleta ad inaugurare il progetto e il resto, ormai è storia.
A 12 anni Bebe è tornata praticare il suo sport, la scherma, ed’è diventata la prima atleta al mondo a gareggiare con protesi a tutti e quattro gli arti e, con la sua grinta ed energia, colleziona dal 2011 i primi posti nei più importanti campionati di scherma Nazionali, Europei e Mondiali.
Di Francisca, Arrigo, Vezzali, Salvatori: il quartetto delle meraviglie
Alle Olimpiadi di Londra del 2012 la formazione femminile italiana nella scherma fa incetta di medaglie ed entra nella storia delle sport mondiale.
Ribattezzate dalla stampa il Dream Team Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori hanno fatto sognare l’Itala: quattro medaglie d’oro da riportare a casa, lottate con grinta in match che hanno tenuto l’intero stivale con il fiato sospeso.
Venus e Serena Williams
Venti anni all’apice del tennis femminile fanno di Venus e Serena Williams delle leggende viventi e seppure si stia avvicinando il momento di appendere la racchetta al chiodo le due sorelle/rivali avranno per sempre un posto nella storia dello sport.
Le due tenniste statunitense hanno vinto in tutto 121 tornei singoli, 4 doppi e hanno collezionato oltre 300 settimane al primo posto in singolare e otto nella classifica di doppio negli ultimi venti anni.
Tra di loro si sono scontrate 30 volte, di cui nove nel corso di una finale di Slam, non a caso al mondo sono solo otto le tenniste che sono riuscite a battere entrambe le sorelle.
Megan Rapinoe, la calciatrice dei diritti civili
Dei mondiali di calcio femminile ne abbiamo già parlato, ma è impossibili lasciare fuori da questa lista Megan Rapinoe, la calciatrice dei diritti civili: che tra un impegno calcistico e l’altro lotta in prima linea la battaglia a sostegno dei diritti della comunità LGBTQ.
“Amare di più, odiare meno” è il suo motto e in tanto è riuscita a portarsi a casa il Pallone d’oro 2019 e la Scarpa D’oro 2019: vincente fuori e dentro il campo, farà parlare di sé anche nel 2020.
Donne e Sport: la speranza per il 2020
Il 2019 è stato un anno molto importante per le atlete di tutto il mondo, il vento sta cambiando e la speranza per il 2020 è quella di avere sempre più parità in un mondo, che per troppo tempo, è stato declinato al maschile.
Quella qui elencata è solo una piccola rappresentanza delle atlete che con il loro impegno constante stanno cambiando le sorti dello sport mondiale.
Emanuela Ceccarelli