Crisi climatica: le donne sono le maggiori vittime. In una società che inneggia alla parità dei sessi, ancora troppe donne non godono dell’uguaglianza di cui dovrebbero. Questa condizione è stata peggiorata ulteriormente dal riscaldamento globale.
Ma cosa c’entrano le donne con la crisi climatica?
Le donne, in quanto tali, sono più vulnerabili degli uomini sotto numerosi punti di vista.
Basti pensare che una donna, nata in un contesto di povertà e arretratezza, è destinata al matrimonio. L’alternativa è l’abbandono da parte della famiglia. Con la crisi climatica si stima che, nelle aree in cui la società si basa sull’agricoltura e sull’allevamento, ci sarà un numero più elevato di famiglie che soffriranno la fame. Di conseguenza, maggiori saranno le donne costrette a lasciare il nucleo famigliare di appartenenza per unirsi in matrimonio, anche contro la loro volontà.
Inoltre, le donne sono, ancora oggi, le maggiori responsabili nella cura della famiglia e della casa.
Nelle aree più povere del mondo, sono le madri o le ragazze che devono procurare il cibo e l’acqua per il sostentamento della famiglia. Attualmente il tempo impiegato dalle donne per cercare l’acqua necessaria è di 16 milioni di ore l’anno, dato che potrebbe incrementare esponenzialmente, di pari passo con la siccità.
Ancora, le donne sono maggiormente inclini, rispetto agli uomini, alla cura degli altri.
È per questo motivo che, durante le catastrofi naturali, le donne potrebbero sacrificare la propria vita per salvarne delle altre. Dopo lo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004, si stima che per 1 donna sopravvissuta alla catastrofe, ci fossero almeno 3 uomini sopravvissuti. Ciò avvenne perché le donne impiegarono del tempo prezioso per aiutare bambini e parenti durante l’evacuazione.
Infine, si è notata anche una correlazione tra riscaldamento globale e violenza di genere.
Con l’aumento dei disastri naturali causati dal climate change, cresce anche il numero di donne abusate o vittime di violenza domestica. Un’indagine condotta da CARE ha rilevato che, a seguito di un disastro naturale, 1 donna rifugiata su 5 è stata vittima di abusi. Anche il numero di matrimoni infantili, inoltre, potrebbe crescere. Le famiglie che, a causa del riscaldamento globale, non potranno più sostentare una bambina nel proprio nucleo, potrebbero essere costretti a darla in sposa.
Le donne come protagoniste della svolta sul clima
Sebbene le donne siano le principali vittime del climate change, ancora poche di esse sono coinvolte attivamente nel cambiamento. Ad oggi, la quota di donne che fanno parte di tavoli di negoziazione sul riscaldamento globale è meno del 30%.
L’ONU, quindi, sottolinea la necessità di un coinvolgimento femminile per una migliore riuscita dell’intervento sul clima.
Le Nazioni Unite hanno ribadito la necessità della parità di genere anche nell’Agenda 30 (lista dei 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, per un mondo più sviluppato e sostenibile).
Mariachiara Grosso