Disabile massacrato di botte tra l’indifferenza

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Luca Isoni è un ragazzo speciale, di quelli che vivono in un mondo tutto loro. Si fidano di tutti ed hanno il cuore puro. E con il cuore puro, Luca, disabile con deficit cognitivi, si lascia avvicinare dai suoi carnefici.

I fatti: Luca ha 37 anni, è di Olbia e vive con il padre ed il fratello Manuel. Esce raramente di casa, e comunque quando esce, lo riconoscono un pò tutti. L’altra sera, approfittando del fatto che il padre stava dormendo,  Luca decide di allontanarsi. Si dirige a San Teodoro, nota località sarda, famosa tra le altre cose, anche per la movida e la vita notturna. È fuori una discoteca, quando viene avvicinato da un gruppo di persone. Lo convincono che vogliono fargli una foto, nel mondo di Luca non c’è motivo di dubitarne, nel suo mondo tutti si vogliono bene. Si mette in posa Luca,  si aggiusta la polo, accenna un sorriso e resta immobile. Nel suo mondo, avrà sorriso di cuore, pregustando  quell’attimo di fanciullesca vanità. Ma, purtroppo questo non è il suo mondo. La bestia si avvicina e inizia a pestarlo brutalmente. Chissà cosa avrà pensato Luca in quel momento, l’incredulità, il dolore e la paura nei suoi occhi e nel suo sguardo, come un bambino che scarta un regalo e dalla scatola esce un mostro che lo pesta. Nessuno lo soccorre, chi lo riprende, se la ride come se stesse assistendo ad un film comico, ma non c’è niente di comico in quello che è successo. Luca incassa i colpi senza difendersi, si poggia all’auto e gli arriva una ginocchiata in pieno viso, è tramortito. Intanto la bestia gli urla contro ” ti ammazzo con una sola mano, hai capito “? Arrivano altri colpi feroci e Luca va giù.  Picchiata nell’indifferenza complice di chi ha assistito.  Nel video che riportiamo qui sotto, si sente una donna urlare ” adesso basta”, ma più di quello niente. I buttafuori della discoteca, hanno notato solo la mattina dopo il suo corpo e la sua anima ferite nel parcheggio. Luca è stato soccorso, ma arrivato a casa ha raccontato di essere caduto dalla moto. Solo poco dopo si è appreso quello che era successo,perché le bestie, per vantarsi del pestaggio hanno pubblicato su Facebook e su YouTube il video della barbarie. Adesso si cerca la bestia,  ma anche chi ha assistito senza muovere un dito. Tutti colpevoli. Il video qui sotto, non è quello originale, i volti sono offuscati. È un video molto forte. Chi vi scrive ammette di aver ceduto alle lacrime. Per rabbia, impotenza,  senso di ingiustizia nel vedere un cuore puro, un’anima dolce essere trattata così. Ti chiedo scusa Luca, scusa se ti abbiamo costretto a questo mondo che non ti merita. Siamo con te.

Video del Corriere.it

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