Il governo britannico ha proposto una legge che riconosce agli animali lo status di esseri senzienti, portando la loro voce “al centro della politica del governo”.
Gli animali al centro delle scelte
“Ogni nuova legge terrà conto del fatto che gli animali possono provare emozioni come dolore o gioia”.
Questa una parte del comunicato del governo britannico riguardo la legge che regola i diritti degli animali in Regno Unito, riconoscendo loro lo status di esseri senzienti. Il documento è parte del più grande “action plan for Animal Welfare”. Il governo non ha mancato di sottolineare che il piano è stato varato grazie alle “nuove libertà” della politica britannica dopo la Brexit.
I diritti degli animali in Regno Unito sono un punto sensibile, e si era già parlato tempo fa del possibile divieto di vendita di pellicce.
L’obiettivo del piano è una “rivoluzione nel trattamento degli animali nel Regno Unito” e l’introduzione di misure per “proteggere il benessere degli animali all’estero”.
La nuova proposta di legge garantisce che gli interessi dei “vertebrati” saranno presi in considerazione durante lo sviluppo della politica del governo. Fondamentale, a tal proposito, l’istituzione di un comitato formato da esperti che prenderà il nome di “Animal Sentience Committee”. La proposta di legge assicura anche che i ministri del governo ascolteranno le raccomandazioni del comitato, aggiornandone il parlamento.
“from farm to forest”
Il segretario allo sviluppo George Eustice definisce la Gran Bretagna come “una nazione che ama gli animali, la prima nel mondo a passare una legge sul benessere animale.” Una decisione rivoluzionaria, in un testo che comprende anche importanti divieti a tutela dello sfruttamento degli animali all’estero. Tra questi, il divieto all’importazione dei trofei di caccia, della vendita di avorio, dell’import-export delle pinne di squalo e alla vendita del foie-gras. Secondo Lord Goldsmith, ministro che si occupa di animal welfare, “riconoscere che gli animali siano senzienti è il primo passo” del piano del governo. Il piano, prosegue il ministro, “rafforzerà la nostra posizione di leader globale” in quanto a diritti degli animali.
Da molte associazioni animaliste la proposta è stata accolta con grande favore. Claire Bass, direttrice di Humane Society International nel Regno unito, si augura che il nuovo piano sia progettato dal governo con la giusta “competenza e indipendenza”.
Un punto di partenza importante riguardo i diritti degli animali in Regno Unito, che potrebbe rappresentare un modello esportabile anche in altri paesi.
Emanuele Di Casola