Il dimagrimento localizzato non esiste, è una bufala, è una falsa speranza per la gente. E’ solo una favoletta da raccontare per non essere troppo crudi…lo sappiamo da sempre e da sempre ci è stato ripetuto.
Ma forse oggi c’è una speranza: il dimagrimento localizzato esiste! Non è una favola o un mito, è realtà ma non è così semplice come sembra.
Il dimagrimento localizzato altro non è, che il dimagrimento di una determinata zona del nostro corpo. È il desiderio di circa l’80% della popolazione femminile, perché? Perché il corpo delle donne, in quanto tali, è di tipologia ginoide per cui, prevede la localizzazione del grasso in eccesso su zone prestabilite come: basso addome, cosce e glutei. Invece, sulla parte alta del corpo, si tende a rimanere sempre più “piccole”. Si tratta del cosiddetto fisico a pera, caratterizzato da spalle strette, poca massa sulla parte superiore del corpo e molta massa grassa sulla parte inferiore. Quindi, il dimagrimento localizzato sarebbe la soluzione ideale per tutte le donne del mondo, giusto? Purtroppo non è così semplice. Questo fenomeno, altrimenti chiamato Spot Reduction, è soggetto a delle regole e a dei limiti oltre i quali risulta perfettamente inutile. Ma andiamo per ordine, abbiamo detto che funziona, che esiste, quindi cerchiamo di capire come.
Dimagrimento localizzato o spot reduction, come e dove funziona.
Il dimagrimento localizzato innanzitutto richiede tempo. Si basa su una determinata routine di allenamento abbinata ad una sana e coerente alimentazione. Ma come funziona nel dettaglio? Dunque, il dimagrimento si basa esclusivamente su una dinamica ben precisa: calorie in entrata minori delle calorie in uscita. Ovvero un determinato “squilibrio” volontario sul bilancio calorico determina la perdita di peso o di massa grassa. Il corpo però non segue i nostri desideri. Non siamo ancora capaci di comunicargli chiaramente ciò che vogliamo per cui, esso perderà peso nelle zone e secondo le priorità da lui stabilite. Molto probabilmente, la zona sulla quale abbiamo più grasso e che vogliamo far dimagrire per prima sarà l’ultima a perdere adipe. A questo punto possiamo ricorrere alla spot reduction. E’ un metodo di allenamento che, a differenza di quelli che oramai sono chiaramente quelli funzionanti per quanto riguarda tonicità ed ipertrofia, si basa sulle alte, altissime, ripetizioni. Queste comportano una maggior affluenza di sangue nella zona che stiamo allenando e dunque, una maggior mobilitazione delle cellule adipose. Funziona solamente se il grasso da perdere non è molto. In condizioni in cui la percentuale di massa grassa non è troppo elevata, il dimagrimento localizzato tramite spot reduction è una buona soluzione. Come sempre, non esiste una soluzione immediata per ogni problema, difatti, la spot reduction funziona ed è applicabile solamente su distretti muscolari di grandi dimensioni, che, a causa della loro grandezza, possono mobilitare grosse quantità di sangue, ad esempio le cosce e gli arti inferiori.
E la pancia?
La pancia, così come dice la frase celebre, “si allena a tavola!” . Il grasso addominale è eliminabile solamente previa alimentazione sana, pulita e adatta. Fare cento, mille, addominali non serve a nulla. Il principio del dimagrimento localizzato, ha valore solamente quando si mettono in moto grosse unità motorie. Il muscolo addominale (retto addominale) è un muscolo dalle dimensioni piccolissime, sottile quasi come un foglio di carta, per cui, la quantità di sangue che potrebbe mobilitare è totalmente ininfluente.
Domenica Lupia
Fonti a sostegno di queste affermazioni? Grazie