Dilettantismi ellenici e piani B. Di Battista docet.
Prima della disfatta Tsipras era un novello Prometeo, riaccendeva la speranza nel continente; ma adesso … adesso “Cujus vulturis hoc erit cadaver?”
Come può adesso tornare utile un Prometeo incatenato? Ora che ce ne facciamo di uno sconfitto? Di un uomo che si è esposto per la propria nazione ed è stato lasciata solo ( o forse lo è sempre stato) appena non ha soddisfatto le intenzioni di chi “opportunisticamente” lo supportava al riparo delle sue spalle. Quanto era facile dirgli: “armiamoci e vai.”
Ma nessuna paura, nel macello generale sapranno come utilizzare al meglio i resti del povero Tsipras!
Dalle nostre parti il provinciale accanimento dei mediocri si spreca: Salvini macina consensi sulla pelle degli immigrati, sfruttando timori amplificati ad hoc dai media, Renzi perde terreno perché col caldo inizia a vedersi la faccia della Merkel sotto quel suo sorriso impomatato e stopposo da inguaribile ottimista made in troika (falso come i soldi del Monopoli), e adesso anche Alessandro di Battista lavora di fino per rinforzare le sue pallide doti da retore populista, “disvelando” ancor più quella tipica megalomania di matrice “nazionalperacottara” che va tanto di moda oggi.
Neanche due settimane fa da Piazza Syntagma mangiava pane e Oxi senza cravatta e adesso dichiara che Tsipras si è dimostrato un dilettante perché non aveva nel cassetto un “piano B” che, secondo il nostro eroe di piazza per procura, doveva consistere in un’alleanza tra i paesi mediterranei: Francia, Italia, Spagna e Portogallo.
Non so se in un’altra realtà questi paesi hanno supportato Tsipras (e se lo hanno fatto, molto probabilmente, lo hanno fatto da casa come tutti noi), ma qui – nella nostra realtà – se ne sono lavati pavidamente le mani.
Intimorite e di circostanza le pacche sulle spalle a Tsipras di Hollande e Renzi, e solo quando la Merkel non li vedeva, e terribilmente in silenzio i paesi iberici, se escludiamo il sostegno di piazza di Podemos.
In pratica nessuna istituzione o governo in carica ha preso una posizione! Sono stati tutti attendisti … in opportunistica attesa. E mentre questi “straordinari alleati” aspettavano con la coda tra le gambe si sentiva verminosamente brulicare in quel sottobosco di ignavia: “se miracolosamente Tsipras la spunta allora ci facciamo avanti, ma se tutto andrà in malora pronti a urlare tutti in coro: “noi non c’entriamo niente!”
Ecco le forze messe in campo da Di Battista nel suo “straordinario” piano B. Ovviamente non mi pronuncio su personaggi come la Le Pen e il già citato Salvini: dei crudi e volgari ras della fossa. Quel tipo di gentaglia pronta ad entrare in gioco appena c’è la possibilità di mandare all’aria tutto; come quegli sciacalli che durante gli scioperi rompono le vetrine solo per ciulare un televisore o un frigorifero.
Ma sì, ha ragione Di Battista, Tsipras è un dilettante! E poi la fonte è autorevole e navigata, no? Come non affidarsi al più grillesco dei grillini? Disposto a dire qualsiasi cosa per infiammare la piazza? Pronto a sventolare inverosimili piani B per mettere in evidenza l’inadeguatezza della nostra politica?
Che lavoro inutile … i nostri politici riescono a dimostrare la loro mediocrità che è una bellezza. Non hanno bisogno dell’aiuto di Di Battista.
Ma alla fin della fiera di tutto questo delirio quello che mi inquieta davvero è che inizio a credere che l’alfabeto sia un po’ troppo lungo!
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fonte foto: La Nuova Ferrara
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