Alcuni mesi fa, all’inizio del 2016, sui media di tutto il mondo rimbalzava una curiosa notizia, la polizia olandese stava iniziando un programma che prevedeva l’utilizzo di aquile in funzione di difesa anti-droni.
Pochi giorni fa la notizia è tornata di attualità perché dopo circa 8 mesi la polizia olandese ha diffuso sul suo sito un comunicato in cui si annuncia che il programma si sta rivelando efficace come speravano e ha anche caricato il video di una dimostrazione.
Il programma di difesa anti-droni e la dimostrazione
Gli animali addestrati sono delle grandi aquile americane, inizialmente ne è stato acquistato un esemplare, non appena le autorità si sono rese conto che l’addestramento in funzione anti-drone era fattibile sono stati acquistati altri esemplari di questi magnifici rapaci.
Quando hanno iniziato l’addestramento erano giovani esemplari con un’apertura alare di circa un metro, ora gli animali sono adulti e questo tipo di aquile ha un’apertura alare che varia da un metro e ottanta cm fino a circa due metri e 30.
Inoltre i loro artigli sono così affilati che gli operatori di polizia devono portare spessi guanti a protezione del braccio o ne sarebbero feriti (va bene i guanti da falconiere li abbiamo visti tutti).
Nella dimostrazione si vede un incontro fra due personalità scortate, al momento dell’avvicinarsi del drone (in verità un modello piuttosto piccolo) potenzialmente ostile la scorta spinge il bersaglio in auto e il corteo riparte, contestualmente il poliziotto falconiere lancia il suo uccello contro il drone che viene raggiunto ed abbattuto.
Perplessità degli animalisti e non solo
Le perplessità sulla validità del programma sono di due ordini, da una parte gli animalisti oltranzisti, quelli per cui in nessun caso si devono sfruttare animali e tanto meno metterne l’incolumità a rischio, nemmeno per garantire la sicurezza umana. Su questi personaggi ognuno ha le sue opinioni, certo io non la penso come loro ma mi limito appunto a definirli oltranzisti.
Sembrano molto più sensate le obiezioni di chi dice che il drone della dimostrazione è un modello con rotori in plastica, un drone poco più grande da poche migliaia di euro con pale in fibra di carbonio potrebbe facilmente danneggiare l’animale, persino tagliargli di netto le zampe obietta qualcuno senza che la minaccia risulti sventata.
La polizia olandese però continua ad essere convinta del programma e risponde che le aquile porteranno dei guanti protettivi (proprio come i loro addestratori in fondo) e saranno presto in grado di abbattere anche droni di dimensioni maggiori.
Roberto Todini