Dieta ipersodica: abbassa le difese immunitarie

dieta ipersodica

Brutte notizie per chi, come me, a volte tende ad esagerare col sale, non potrete più dire: “la mia pressione va benissimo” e scaricarvi la coscienza.
La notizia arriva dall’Università di Bonn, una dieta ipersodica non è dannosa solo per la pressione, ha un effetto negativo anche per le difese immunitarie.
La ricerca pubblicata su Science Translational Medicine è stata condotta prima sui topi e poi su volontari umani.
I topi nutriti con una dieta ipersodica hanno sviluppato molte più infezioni batteriche gravi.
In quanto ai volontari umani partecipanti allo studio consumare sei grammi in più di sale al giorno ha provocato loro pronunciate immunodeficienze.
L’OMS nelle sue guide linea consiglia di consumare non più di 5 grammi di sale al giorno, ma pochi di noi segue il consiglio.
In Germania, dove è stato effettuato lo studio, la media nazionale di consumo è dieci grammi per gli uomini e otto per le donne,
Il risultato dello studio giunge un po’ inaspettato perché contrasta con studi precedenti in cui il sale sembrava avere un effetto positivo sul sistema immunitario.
Ma attenzione non c’è contraddizione, gli studi precedenti non erano sbagliati, il fatto è che il sistema immunitario è molto complesso, è un esercito con molte divisioni specializzate diverse tra loro.





Gli studi precedenti avevano notato che una dieta ipersodica aiutava chi stava lottando contro infezioni della pelle da parassiti, il sale avrebbe un effetto sui macrofagi, cellule del sistema immunitario che attaccano i parassiti, rendendoli più attivi.
Da questi studi precedenti alcuni medici avevano concluso che consumare più  sale potesse avere un effetto generale di potenziamento del sistema immunitario, ma secondo Katarzyna Jobin autrice principale dello studio questo non è vero per due motivi:
_ il primo motivo è che anche se si consuma più sale il corpo ne mantiene i livelli costanti o importanti processi biologici ne sarebbero influenzati, solo nella pelle si accumula a formare riserve ed ecco perché l’effetto sui macrofagi che combattono parassiti della pelle;
_ il secondo motivo è che per mantenere i livelli di sale nel corpo costanti quello in eccesso viene filtrato dai reni ed escreto nelle urine, i reni hanno una specie di sensore del cloruro di sodio, ma quando questo viene attivato c’è uno spiacevole effetto collaterale l’accumulo di glucocorticoidi.
I glucorticoidi sono degli ormoni steroidei che a loro volta inibiscono l’azione dei granulociti che sono cellule spazzino del sistema immunitario, proprio come i macrofagi il cui bersaglio però non sono i parassiti ma i batteri.
Nei topi sono state provocate infezioni da listeria, una comune infezione batterica da cibo contaminato ma anche infezioni delle vie urinarie e si è constatata una reazione del sistema immunitario molto più lenta.
Nei volontari umani ovviamente non è stata provocata alcuna infezione ma dalle analisi sono risultati alti livelli di glucocorticoidi mentre i granulociti prelevati in vitro avevano molta difficoltà a combattere i batteri.

Roberto Todini

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