Dickinson, è questo il titolo della nuova dramedy targata Apple. La serie tv racconta la gioventù di Emily Dickinson, la poetessa americana vissuta nell’800.
Lo fa in chiave moderna e ironica, strizzando l’occhio al suo pubblico di riferimento, i millennials.
Emily, interpretata da Hailee Steinfeld, ha molto in comune con la generazione di sfigati per eccellenza. Innanzitutto vive coi genitori e si guarda bene dal collaborare minimamente alle faccende domestiche. Inoltre, passa parecchio tempo chiusa in camera a scrivere poesie che nessuno pubblicherà, se non sotto falso nome. Come noto, nessun riconoscimento le varrà mai attribuito da viva, non si sposerà mai, non diventerà madre.
DICKINSON LA FEMMINISTA
La serie investe molto sul rapporto col padre, conflittuale ma anche affettuoso. Mr. Dickinson, politico di professione, è un uomo del suo tempo e non concepisce l’idea della donna al di fuori di ruoli domestici. Da una parte incoraggia l’intelletto della figlia regalandole libri, dall’altra ne proibisce la realizzazione impedendole di pubblicare le sue poesie. Emily si ribella e tenta comunque l’impresa. La serie è inoltre piena di anacronismi. Uno dei più divertenti è quello presente nell’episodio in cui fa capolino Louisa May Alcott (Zosia Mamet), autrice di “Piccole donne”.
DICKINSON ICONA QUEER
Altro personaggio centrale è quello di Sue Gilbert, la promessa sposa del fratello di Emily. La ricostruzione storica del loro rapporto trasuda ambiguità. Così la serie ne approfitta, interpretando le appassionate poesie dedicate alla cognata come vere e proprie dichiarazioni d’amore. Da migliore amica, Sue diventa il primo amore di Emily.
LA CARROZZA DELLA MORTE
La Dickinson è incredibilmente affascinata dal concetto di morte. Nonostante la sua avversità verso la Chiesa del tempo, Emily conosce la Bibbia a memoria. Molte delle sue poesie e lettere toccano l’argomento della fede e del dubbio, della mortalità e immortalità. La serie riprende questa ossessione mistica dando sembianze umane alla morte, interpretata da Wiz Khalifa. Il famoso rapper, qui in versione dark, visita Emily di notte su una carrozza nera in cui lei si rifugia. Qui sfoga tutti i suoi dubbi esistenziali da cui rielaborerà alcuni dei suoi versi più famosi.
UNA EMILY INTRAPRENDENTE
La serie ci racconta un personaggio diverso da come l’abbiamo sempre immaginato per via della sua versione storiografica. Ossia la donna malinconica che passò gli ultimi anni chiusa nella sua stanza, dalla quale non uscirà nemmeno per attendere il funerale dell’amatissimo padre. Sembra di leggere tra le righe il triste destino a cui rischia di andare incontro la generazione Y. Morire in solitudine nella propria cameretta d’infanzia, da eterni adolescenti mai realizzati.
Anche per questo la serie è un apprezzatissimo tentativo di riabilitazione della Dickinson. Un tentativo riuscito, che ci presenta il personaggio sotto una nuova luce, con umorismo e un po’ di fantasia. Da brillante zitella reclusa a poetessa icona lgbtq, precoce femminista e precursora del suo tempo.
Ecco il trailer della prima stagione, disponibile su Apple tv+ .
Gloria Cadeddu