Sin da bambini ci viene insegnato che i nostri sensi sono cinque: vista, olfatto, udito, tatto e gusto. In realtà non è così, e in un mondo governato dai pokemon e dagli avengers, questa notizia fa davvero scalpore.
Secondo recenti studi infatti, pare che gli esseri umani siano dotati di ben diciassette sensi!
Oltre quindi ai primi cinque già elencati, possiamo catalogarne altri che descriverò di seguito: la termopercezione, ovvero la capacità di percepire il freddo e il caldo; la cinestesia, cioè la capacità di localizzare il proprio corpo nello spazio, facoltà che viene alterata dall’uso di alcool e droghe; l’equilibrio, che rende possibile avvertire le accelerazioni tramite il labirinto vestibolare posto nell’orecchio interno;
il prurito in quanto dotato è di un proprio sistema sensoriale diverso da quello del tatto; la tensione che fa sì che il cervello controlli i movimenti muscolari; la chemiopercezione, ovvero la sensazione degli stimoli chimici che vengono innescati dagli ormoni; lo stiramento, che coinvolge specifici recettori situati nei polmoni, nello stomaco, nell’intestino e nella vescica. Dato che questo senso è collegato alla dilatazione dei vasi sanguigni, spesso è connesso all’emicrania; il dolore, anch’esso dotato di propri recettori e sensori localizzati sulle ossa, sugli organi interni e sulla pelle; la sete e la fame; il magnetismo, poco sviluppato negli esseri umani rispetto ad altre specie animali più abili nel percepire il campo magnetico terrestre; il tempo, la cui capacità di percezione si affievolisce con l’avanzare dell’età.
Come se non bastasse, anche sui cinque sensi comunemente noti sono state fatte delle precisazioni. La vista per esempio si sdoppia, permettetemi il gioco di parole, grazie a due gruppi di recettori, i coni che percepiscono il colore e i bastoncelli che percepiscono il movimento, mentre il gusto non riconosce solamente il dolce, il salato, l’agro e l’amaro ma anche il grasso.
L’essere umano è quindi una macchina perfetta? Personalmente non penso, vista la facile caducità del nostro corpo, ma sicuramente da oggi la battuta di Dylan Dog sul suo quinto senso e mezzo ci sembrerà meno affascinante:
Dylan Dog: – “…Il mio mezzo senso in più non sbaglia mai!”
Groucho: – “Sempre che sia la metà giusta: quell’altra sbaglia sempre!”
presente nell’albo mensile
Dylan Dog n. 71 “I Delitti della Mantide”
Sergio Bonelli Editore, Agosto 1992
Paola Bianchi