Il Derby della Madonnina è, senza ombra di dubbio, uno degli eventi calcistici più importanti della nostra storia calcistica. Nel corso degli anni, sull’incredibile palcoscenico del San Siro, campioni come Javier Zanetti, Giuseppe Meazza, Andrea Pirlo e Ronaldo Fenômeno e tantissimi altri hanno regalato al pubblico delle grandi occasioni partite indimenticabili.
Alcuni, proprio come il talento brasiliano, hanno vestito la divisa di entrambe le squadre ingraziandosi, o meno, le diverse tifoserie. E’ questo il caso di Zlatan Ibrahimović, fuoriclasse svedese a cui questa partita sta particolarmente a cuore. Il numero 11 rossonero, però, è stato protagonista in negativo dell’ultimo derby insieme a Romelu Lukaku, bomber al servizio di Antonio Conte.
La lite furibonda tra i due attaccanti ha infatti infiammato lo scontro dello scorso 26 gennaio valido per i quarti di finale di Coppa Italia. A distanza di quasi un mese, le due squadre si riaffronteranno contendendosi il ruolo di capolista in uno dei campionati più combattuti degli ultimi anni. La tensione è alle stelle ma due street artist milanesi hanno provato a raffreddare gli animi con un murales incredibile all’esterno di San Siro.
Il murales di Ibra e Lukaku
Quando la storia chiama, l’arte si fa trovare pronta. Stefania Marchetto e Marco Mantovani, in arte SteReal e KayOne, sono gli autori dell’incredibile murales apparso qualche giorno fa all’ombra del San Siro. I due street artists milanesi, impegnati rispettivamente nella realizzazione figurativa e nell’aggiunta del testo, hanno impiegato ben 6 ore per ultimare l’opera. Ma cosa rappresenta davvero questo murales? Orde di critici hanno prontamente condannato i due per aver esaltato un evento negativo, ma la finalità reale del lavoro è ben diversa.
Agonismo, attaccamento alla maglia e intensità, sono queste le tre parole chiave che interpretano al meglio l’opera di San Siro. Nessun riferimento scritto a Inter e Milan, solo la raffigurazione dei due titani nel momento di maggiore intensità e tensione mentre sullo sfondo spicca un esplicito richiamo alla città di Sant’Ambrogio e del panettone. A sottolineare il senso del murales, una scritta spunta alle spalle di Ibra. Face to face, Heart to heart, letteralmente “Faccia a faccia, Cuore a cuore”, una poesia che esprime il senso più intimo del calcio e del derby della Madonnina.
Senza alcun dubbio, ogni atto violento dev’essere punito e condannato, ma attenzione a non reprimere totalmente l’agonismo e l’intensità dello sport. Tutelare questi aspetti, infatti, equivale a tutelare non solo lo spettacolo ma anche la sacralità che specialmente eventi così importanti possono e devono conservare. Naturalmente, ogni eccesso è sbagliato e, come ribadito più volte dai due artisti, rivalità e intensità devono limitarsi esclusivamente ai 90 minuti di gioco.
Un derby della Madonnina che vale la vetta
Il derby milanese è alle porte e potrebbe significativamente influenzare le sorti del campionato. Domenica 21 febbraio, i ragazzi di Stefano Pioli tenteranno un controsorpasso ai danni dei nerazzurri. Dall’altro lato, la formazione di Antonio Conte proverà a confermarsi capolista allungando sui cugini rossoneri. Le due squadre milanesi sono le favorite per lo scudetto ed entrambi gli allenatori sembrano obbligati a vincere.
L’Inter, eliminata dalla Champions League e dalla Coppa Italia, insegue quello che potrebbe essere il primo trofeo dal lontano 2011. Il Milan, invece, potrebbe incoronare la stupefacente rinascita dell’ultimo anno solare con la vittoria in Serie A. Tutto sembra pronto per l’importante partita e, nonostante gli stadi siano ancora vuoti, la tensione agonistica e la rivalità infiammano le tifoserie all’ombra del Duomo.
Un pareggio riaccenderebbe le speranze delle inseguitrici, dalla spumeggiante Roma di Fonseca alla non ancora brillante Juventus di Pirlo. Una vittoria, invece, affosserebbe psicologicamente la perdente. Insomma, mancano ancora 3 giorni e il derby della Madonnina promette già di dare spettacolo. Finirà come all’andata oppure i nerazzurri riusciranno a ripetersi dopo il trionfo in Coppa Italia?
Alessandro Gargiulo