Esattamente 10 anni fa venne rinvenuto, in via della Pergola a Perugia, il cadavere della 22enne inglese Meredith Kercher. Grande fu lo scompiglio che portò questo caso a livello mondiale.
Non solo perché la vittima era una giovane studentessa, che svolgeva l’Erasmus in una delle città più belle d’Italia, ma perché nelle vicende che condussero alla morte della 22enne inglese erano coinvolte persone di svariate nazionalità.
Amanda Knox, la coinquilina americana, Raffaele Sollecito, il fidanzato di lei di origini pugliesi, Rudy Guede l’ivoriano dal passato tumultuoso, e Patrick Lumunba, congolese e titolare di un locale a Perugia, inizialmente accusato dalla Knox. I giornali di tutto il mondo si scatenarono, specie quando dell’atroce delitto vennero accusati i due neo fidanzati, Amanda e Raffaele. I ragazzi furono condannati in primo grado e assolti in cassazione per mancanza di prove. Intervenne anche Hillary Clinton, in difesa della cittadina americana, che prima del giudizio di cassazione, trascorse in carcere 4 anni. Un tam tam mediatico dove alla fine, l’unico colpevole, anche se accusato di concorso (con chi non si saprà mai) in omicidio fu Rudy Guede. Guede, su consiglio dei suoi avvocati, scelse il rito abbreviato ed oggi, grazie a buona condotta e sconti di pena, gode dei primi momenti di libertà.
I protagonisti oggi
Cominciamo da Patrick Lumunba, che nel 2007, prima di essere ingiustamente accusato dalla Knox gestiva un locale a Perugia, Le Chic. Lo stesso locale dove faceva saltuariamente lavorare Amanda. Dopo essere stato scarcerato (trascorse in galera 15 giorni) le cose per lui andarono male. Ha dovuto vendere il suo locale perché era inesorabilmente macchiato ed associato all’orribile delitto. Per qualche tempo, si è arrangiato collaborando con varie realtà come dj. Ora si dichiara lui stesso in rovina:
Non ho più un soldo. Tutto per colpa di lei
La lei a cui si riferisce è, senza alcun dubbio Amanda Knox. Amanda attualmente vive felicemente a Seattle, dove fa la giornalista per il West Seattle Herald. Ha pubblicato un libro di successo Waiting to be heard, sulla sua vicenda. Adesso il suo desiderio è fare l’avvocato, per poter aiutare le persone vittime della giustizia. Anche se il libro ha venduto bene, la madre e il padre di Amanda sostengono di avere ancora molti debiti da pagare a causa delle ingenti spese sostenute per il processo della figlia. Tuttavia, proprio qualche giorno fa la Know twittava “6 years free” ovvero “6 anni libera” mostrando la sua felicità.
Raffaele Sollecito
È di pochi giorni fa la notizia che Raffaele Sollecito è stato prosciolto dall’accusa di vilipendio delle forze di polizia. L’accusa partiva verso alcuni brani del libro ‘Honor bound, il mio viaggio all’inferno e ritorno con Amanda Knox’, pubblicato negli Stati Uniti. Sollecito negli anni si è sempre lamentato di non riuscire a trovare lavoro a causa dei pregiudizi che la vicenda che lo vedeva coinvolto ha instaurato nella gente. A confermarlo il padre Francesco Sollecito, con queste dichiarazioni lasciate a BresciaOggi:
L’omicidio ha spento la vita di una giovane e splendida ragazza quale era Meredith Kercher e rovinato la vita di mio figlio con una incredibile accusa. Raffaele ha avuto la reputazione rovinata per quella vicenda e non certo per colpa sua. È stato definitivamente dichiarato estraneo all’omicidio ma gli è stato negato anche il risarcimento per l’ingiusta detenzione che ha subito
Rudy Guede
Guede fu l’unico condannato nella vicenda. Che comunque rimarrà un mistero in quanto i complici di questo omicidio non sono mai stati individuati. Con il rito abbreviato l’ivoriano sta scontando una pena di 16 anni. Attualmente usufruisce già di permessi premio. Si è laureato con 110 e lode in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale all’università di Roma Tre. Ora ambisce alla laurea magistrale in Storia e Ambiente.
Il delitto di Perugia ha cambiato la vita di queste persone inesorabilmente. Ma spesso si dimentica la sola ed unica vita che è stata definitivamente cancellata: quella di Meredith Kercher. La cui immagine e memoria è sempre stata offuscata, anche in fase processuale, da quella di Amanda Knox e degli altri indagati. Così la sua morte è diventata quasi marginale rispetto al clamore che si scatenava tutto intorno. Un altro capitolo della giustizia italiana dove i colpevoli non sono in galera. Perché ancora tutti ci domandiamo chi sono e dove sono i complici di Guede nel delitto di Perugia? Concorso in omicidio: l’ingiustizia ha collaborato.
Marta Migliardi