L’ennesimo delitto d’onore in Pakistan. 4 giovani donne uccise in due settimane
Il reato del delitto d’onore continua a macchiare il Pakistan. Ancora vittime. Ancora donne. Ancora padri e fratelli assassini. Di appena 15 giorni fa la notizia dell’omicidio della modella Qandeel Baloch, colpevole secondo il fratello di aver disonorato la famiglia pubblicando delle foto sui social network, così colpevole da meritare di essere prima drogata e poi strangolata da uno dei familiari forse a lei più vicini.
Di appena pochi giorni fa l’altra notizia di una donna inglese di origine pakistana uccisa da suo padre e dall’ex marito, che non accettavano le sue seconde nozze.
Neppure il tempo di intiepidire la nostra rabbia nei confronti di atti così efferati che giunge la notizia di un nuovo fratricidio, addirittura duplice. Accade ancora in Pakistan, ancora nella regione del Punjab. L’assassino è un adulto di 35 anni che non accettava che le sorelle sposassero uomini non appartenenti alla famiglia.
Nasir Hussain ha sparato a sangue freddo alle due donne durante i festeggiamenti precedenti il matrimonio. Un matrimonio, anzi due, che non potranno celebrarsi mai più. La vita di due giovani donne spenta così, per mano del fratello. Kosar aveva 22 anni e Gulzar Bibi 28.
Le sorelle, così vicine a quel fatidico Sì mai pronunciato, sono state brutalmente assassinate durante i festeggiamenti del Rasm-e-Hina, quando Nasir ha sparato loro per poi darsi alla fuga. Una festa trasformatasi in tragedia.
Secondo i dati diffusi da un’organizzazione indipendente pakistana, la Commissione per i diritti umani, nel 2015 le donne vittime di delitti d’onore sono state più di mille. Più di mille volte (e chissà quante altre che non conosciamo) i diritti delle donne, la loro vita, la loro intelligenza e la loro volontà sono stati bistrattati, infranti, distrutti con lucida violenza dalle stesse persone che le hanno generate e cresciute, e i loro corpi calpestati, violati, prosciugati e abbandonati alla terra.
Contrastanti le reazioni dell’opinione pubblica pakistana in seguito a queste stragi, nei confronti delle quali c’è addirittura chi se ne rallegra. Intransigente invece la reazione di alcune testate, come ‘Dawn’ e ‘The Nation’. Esemplificativa e chiara l’interrogazione dei giornalisti pakistani:
“Quando il Parlamento uscirà dal letargo? Quando approverà una legge contro il delitto d’onore? Le autorità dovrebbero tutelare le donne che cercano di sfondare il soffitto di cristallo”.
“Siamo così meschini e amari – si chiede un altro giornalista – da preferire che una persona che non ci piace venga uccisa invece di tollerarla?”.