Guillermo Del Toro, dopo Crimson Peak, tornerà a Venezia per presentare il suo nuovo film, ambientato ai tempi della Guerra Fredda, nello stesso clima che ispirò non solo i complottismi internazionali ma anche una letteratura dell’orrore, dell’alieno, dell’inusuale e d’una scienza non certo mainstream.
Elisa (la britannica Sally Hawkins) è muta, introversa, timida come se già non bastasse la mancanza della parola a renderla, come dicono gli americani, una wallflower.
Con la sua amica e collega Zelda (il premio Oscar Octavia Spencer), lei lavora come inserviente in un laboratorio dalle atmosfere plumbee e fatiscenti dove si sta svolgendo un esperimento molto particolare.
Il suo capo Strickland (Michael Shannon) le fa pulire una sezione operativa dove lei scopre il segreto celato in quelle mura: una creatura anfibia in gestazione (resa grazie al lavoro del contorsionista Doug Jones), con cui la protagonista stringe un intenso rapporto di simbiosi.
Le riprese, iniziate il 15 Agosto 2016 e concluse il 6 Novembre, hanno come base la sceneggiatura del regista e di Vanessa Taylor, che per portare a compimento il film si sono avvalsi di collaboratori come Alexandre Desplat alla colonna sonora, Dan Laustsen, già direttore della fotografia del precedente film di Del Toro e Sidney Wolinsky al montaggio.
Molti sperano con questo film di vedere Del Toro di nuovo in carreggiata dopo l’insuccesso di Crimson Peak, che aveva un cast di tutto rispetto con Mia Wasikowska, Tom Hiddleston, Jessica Chastain.
Si spera quindi di vedere il regista con il suo stile inconfondibile di nuovo forte e raggiante per la competizione veneziana, cui poi s’aggiungerà quella di Toronto. Il film uscirà negli Stati Uniti l’8 dicembre 2017 puntando al botteghino natalizio e di inizio anno.
Vediamo che sorprese saprà riservare il film a Venezia anche per gli attori che ha saputo raccogliere. Sally Hawkins merita eccome di essere ammirata. Non ci resta che aspettare.
Antonio Canzoniere