Il nuovo Decreto sulla Sanità in Calabria prevederà una verifica straordinaria sui Direttori Generali ogni sei mesi da parte del commissario ad acta.
Manca poco alla divulgazione del nuovo decreto sulla sanità in Calabria. Stando a quanto è scritto nella bozza, visionata in anteprima dall’ANSA, il commissario ad acta avrà la possibilità di “dichiarare l’immediata decadenza e la risoluzione del contratto del Direttore Generale trovato inadempiente”.
Direttori Generali: le nuove disposizioni
I Direttori Generali delle aziende ospedaliere e sanitarie, di nomina regionale, subiranno un esame del loro operato ogni 6 mesi. A occuparsene non sarà più la Regione, bensì un commissario ad acta che come abbiamo visto avrà la possibilità di allontanare il dirigente trovato inadempiente. In questo caso si provvederà alla nomina di un Commissario Straordinario che resterà in carica fino alla selezione di un nuovo DG.
La reazione di Mario Oliverio
Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, ha manifestato tutto il suo scetticismo nei riguardi delle nuove procedure. Prima ancora di analizzare il testo definitivo ha dichiarato che “Valuteremo la costituzionalità del provvedimento”. Non manca poi di lanciare una stoccata al Ministero, dichiarando l’azione “una boutade propagandistica” aggiungendo poi che il decreto proposto non tiene minimante conto degli effettivi problemi della Regione.
La ministra Giulia Grillo si è più volte espressa sulla situazione della sanità della regione. Ha quindi dichiarato che lo Stato è pronto a prendere in mano la situazione, assumendo poteri straordinari limitati nel tempo, così da trovare una soluzione per i cittadini.
I poteri del Commissario ad Acta
Tra i poteri del Commissario ad acta ci sarà quello di predisporre un Piano straordinario di adeguamento tecnologico della rete di emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale della Regione con valenza triennale. Stando poi a quanto si legge all’articolo 9 della bozza del documento ministeriale, vi sarà una serrata collaborazione con le forze dell’ordine e in particolare con i Carabinieri.
Il contingente dei Carabinieri addetti alla tutela della salute in Calabria verrà incrementato di ben 40 unità, 32 dei quali avranno il ruolo di ispettori, 4 sovraintendenti e 4 appuntati.
La bozza del decreto va poi a toccare gli appalti, i compensi dei commissari e le gestioni straordinarie in caso di gravi irregolarità economiche. Si tratta di un’azione a largo spettro che, se portata a termine, limiterò di molto la gestione regionale della sanità della Calabria.
Emanuela Ceccarelli