L’aspettativa di vita in Europa, che per decenni aveva registrato progressi costanti, sembra ora essersi fermata. I dati provenienti da uno studio pubblicato sul Lancet Public Health journal, e condotto su 20 paesi europei mostrano una netta decelerazione della crescita dell’aspettativa di vita, con l’Inghilterra che sta vivendo il rallentamento più significativo. Secondo gli esperti, il declino dell’aspettativa di vita è il risultato di un mix preoccupante di cattiva alimentazione, inattività fisica e l’aumento dei casi di obesità. Questo fenomeno solleva serie preoccupazioni per la salute pubblica e per il futuro delle politiche sanitarie in Europa.
Nel periodo tra il 1990 e il 2011, la crescita media annua dell’aspettativa di vita in Europa era pari a 0,23 anni, ma tra il 2011 e il 2019 tale valore è sceso a 0,15 anni. Questo calo è evidente in quasi tutti i paesi europei, con l’Inghilterra che ha visto il peggioramento più marcato: una diminuzione annuale di 0,18 anni, passando da un miglioramento di 0,25 anni tra il 1990 e il 2011 a solo 0,07 anni tra il 2011 e il 2019. Questo rallentamento nella crescita dell’aspettativa di vita ha suscitato preoccupazioni tra i ricercatori e i responsabili delle politiche sanitarie.
Le cause principali del declino dell’aspettativa di vita in Europa
Il fenomeno del declino dell’aspettativa di vita non si limita all’Inghilterra. Anche Irlanda del Nord, Galles e Scozia hanno registrato rallentamenti simili, sebbene di entità inferiore. Tra le cause principali di questa tendenza c’è l’aumento delle malattie cardiovascolari e dei tumori, legato a fattori di rischio come l’obesità, la sedentarietà e una dieta poco salutare.
Le malattie cardiache, in particolare, sono emerse come un fattore determinante per il rallentamento del miglioramento dell’aspettativa di vita tra il 2011 e il 2019. Questi fattori sono causati dalla crescente incidenza dell’obesità, che ha raggiunto livelli allarmanti in molte nazioni europee.
Un altro elemento che ha contribuito al declino dell’aspettativa di vita è stato l‘impatto della pandemia di Covid-19. I dati del periodo 2019-2021 mostrano che tutti i paesi, ad eccezione di Irlanda, Islanda, Svezia, Norvegia, Danimarca e Belgio, grazie a politiche sanitarie più efficaci, hanno visto un calo dell’aspettativa di vita, con l’Inghilterra e la Grecia che hanno registrato i cali più significativi.
Sarah Price, direttrice della sanità pubblica dell’NHS in Inghilterra, ha dichiarato che lo studio in questione rafforza la convinzione che la prevenzione sia la chiave per una società più sana e che, proprio per questo, sarà un aspetto centrale del piano sanitario decennale del governo. La lotta contro l’obesità, in particolare, è vista come una priorità, poiché le politiche sanitarie non possono più concentrarsi solo sulla cura delle malattie, ma devono anche impegnarsi nella prevenzione dei fattori di rischio.
In questo contesto, la promozione di stili di vita più salutari è diventata una necessità urgente. Per affrontare efficacemente il declino dell’aspettativa di vita, è fondamentale che i governi adottino politiche che incentivino l’attività fisica e l’adozione di una dieta equilibrata.
La necessità di politiche sanitarie più efficaci
Il professor Nicholas Steel, ricercatore principale dell’Università di East Anglia, ha dichiarato che la crescita dell’aspettativa di vita in Europa ha subito un arresto dopo decenni di progressi.
Le morti per malattie cardiovascolari sono diventate il principale motore del rallentamento nel miglioramento dell’aspettativa di vita, a partire dal 2011. Le politiche sanitarie che hanno ridotto i rischi legati alle malattie cardiache e al cancro sono state più efficaci in paesi come la Norvegia e la Svezia, ma in Inghilterra il declino dell’aspettativa di vita continua a essere preoccupante. Steel ha sottolineato che il problema non è una questione a breve termine, ma riguarda fattori strutturali di lunga durata che richiedono un impegno continuo e a lungo termine.
Le politiche sanitarie devono evolversi per affrontare le cause profonde di questa tendenza. L’adozione di politiche preventive più robuste e l’investimento in programmi di educazione alla salute sono fondamentali per affrontare la crescente crisi legata alla salute pubblica in Europa.
Elena Caccioppoli