Diversi i temi affrontati dal ddl concorrenza,sconti RCA,banche, alberghi, mercato dell’energia e della telefonia.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto, entrato ieri in vigore la Legge annuale per il mercato e la concorrenza, il noto ddl concorrenza che disciplina svariati temi quali le assicurazioni, le banche, alberghi e anche il mercato dell’energia e della telefonia.
La Legge tratta svariati ambiti, alcuni di diretto interesse dei consumatori.
In primis, la novità riguarda le assicurazioni, per le quali vengono introdotti specifici obblighi informativi, sconti su RCA a fronte di presenza della scatola nera, una nuova procedura di identificazione dei testimoni.Si chiarisce, altresì, che le polizze sui rischi accessori non si rinnovano tacitamente ma si risolvono automaticamente alla loro scadenza.
Nessuna modifica a società ingegneri e avvocati: Le prime restano fuori dal controllo dell’Ordine, le seconde continuano a dover avere fra i soci, per almeno due terzi del capitale sociale, avvocati iscritti all’albo.
L’attività Notarile è necessario anche per srl semplificate, ciò significa che per costituire srl semplificate servirà l’intervento del notaio. Non è passata la possibilità di farlo solo mediante scrittura privata.
Booking, ok a norma pro albergatori: la norma “Booking” vieta il “parity rate”. Questo significa che gli albergatori potranno praticare prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti da intermediari terzi, anche online.
Ed ancora, viene soppresso il monopolio di Poste Italiane sull’invio di multe e notifiche di atti giudiziari. Addio legittimità sull’ente notificatore.
Ed in modo molto marginale si affronta la questione del trasporto pubblico non di linea e Uber.
Le novità più interessanti per il consumatore riguardano la gestione contrattuale in materia di telefonia e Pay TV, cui si aggancia il tema delicato del telemarketing, anch’esso disciplinato dal ddl concorrenza.
Il testo entra direttamente in tema stabilendo, all’articolo 41, che: “Le modalita’ utilizzabili dal soggetto contraente che intenda recedere da un contratto stipulato con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, nonche’ in caso di cambio di gestore, devono essere semplici e di immediata attivazione e devono seguire le medesime forme utilizzabili al momento dell’attivazione o dell’adesione al contratto. In ogni caso, gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche devono consentire la possibilita’ per consumatori e utenti di comunicare il recesso o il cambio di gestore con modalita’ telematiche“.
In altre parole: così come è facile stipulare in contratto con un operatore di telefonia/TV,deve essere parimenti semplice recedere.
L’obiettivo è replicare su larga scala lo schema dei più evoluti sistemi di Video on Demand: ci si abbona online e si preme un tasto per recedere. Semplice e veloce.
Potrebbe essere la fine delle interminabili attese alla cornetta con i diversi servizi clienti delle aziende, per non parlare del potenziale pensionamento di uno strumento ormai vecchio, quale il Fax. Sarebbe anche ora!
Il “vincolo contrattuale” della telefonia: qualora sia prevista anche la fornitura di beni oltre che di servizi (il classico smartphone da pagare un tanto al mese), la durata contrattuale non potrà essere superiore ai 24 mesi.
Il ddl concorrenza favorisce, inoltre, forme di pagamento semplificate, come quelle via smartphone su credito telefonico:si avrà la possibilità di pagare con il credito telefonico i biglietti per l’accesso a istituti e luoghi di cultura o per manifestazioni culturali, di spettacolo e intrattenimento.
L’ esercizio dell’attività di odontoiatra da parte delle società di professionisti viene consentito solo a quelle dotate di un direttore sanitario iscritto all’albo.
Un’ ultima modifica riguarda, invece, la bonifica dei terreni dismessi dai distributori di carburanti, che sarà obbligatoria in tutti i casi in cui vengano accertate evidenti tracce di contaminazione.
Non tutte le misure, però, saranno immediatamente operative. Per alcune, infatti, bisogna attendere che il governo o i singoli ministeri varino i relativi decreti attuativi, che saranno circa una ventina.
Morale della favola: per il momento tutto rimane invariato, si attende la attività del Parlamento.
Anna Rahinò