Donald Trump, attorniato dai suoi elettori afferma: “Ciò che avevo promesso, l’ho mantenuto”. Effettivamente, porre i dazi doganali su alcuni prodotti è stato uno dei punti cardine durante la sua campagna elettorale. Il presidente degli Stati Uniti infatti, considera alluminio e acciaio assolutamente vitali per la sicurezza nazionale, e non intende modificare o revocare l’imposta finché non smetteranno di essere una minaccia. La questione dunque va avanti da allora, ma adesso sembrerebbe essere arrivato l’ultimatum: il primo di giugno entreranno in vigore i dazi Usa sulle importazioni di acciaio (al 25%) e alluminio (al 10%) da Europa, Messico e Canada.
Un approccio protezionistico
In poche parole Trump, sentendo la necessità di difendere l’industria siderurgica del paese, ha deciso di introdurre una tassa, la quale viene riscossa al passaggio della dogana, facendo di conseguenza aumentare il prezzo dei prodotti stranieri, così sa renderli meno competitivi con le imprese locali, che ne traggono quindi vantaggio. Tuttavia l’imposizione di dazi generalmente non è vista di buon occhio, in quanto viene considerata una forma di concorrenza sleale, capace inoltre di creare un effetto boomerang, frenando il commercio mondiale. Le conseguenze per l’Europa infatti sarebbero piuttosto pesanti: Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di esportazione per l’Unione Europea e il terzo per l’Italia, che nel 2017 ha addirittura raggiunto il record di 40,5 miliardi di esportazioni. Inoltre, il rischio è di ritrovarsi con circa 18 milioni di tonnellate di materiale proveniente dalle siderurgie orientali, che trovandosi la porta americana chiusa, cercheranno alternative, puntando sul mercato più facilmente raggiungibile, e dunque quello europeo.
C’è da dire che inoltre, in questo momento già delicato in cui le la formazione del governo italiano è continuamente incerta, questa decisione non ha sicuramente rassicurato le borse europee. Oltretutto, acciaio e alluminio non sono fondamentali soltanto per le industrie navali, ferroviarie, aeree: il campo di impiego delle leghe leggere è vastissimo, e con esse si producono anche tanti piccoli ma essenziali oggetti quotidiani.
Roberta Rosaci