Torino, accordo tra la Città della Salute e i volontari di Dawa

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I volontari dell'associazione Dawa. Fonte: facebook.com/Associazione-Daعwa.

Dawa è un’associazione di volontariato indirizzata ad offrire supporto umano, morale e materiale ai pazienti, sia adulti che bambini.

Tra le attività svolte, vi sono raccolte di giocattoli per i pazienti infantili, raccolte fondi per sostenere economicamente persone in difficoltà e visite ai degenti. Oltre a questo, propongono campagne divulgative di ambito medico e sanitario.

L’associazione è una onlus musulmana formata da volontari giovanissimi (dai 18 ai 24 anni), nata a Bologna nel 2016 e che è arrivata a Torino nel 2018. Dawa basa la propria attività sulla “cultura del dono” e la “medicina del sorriso”, ponendosi come obiettivo il benessere morale e psicologico dei pazienti e il superamento delle discriminazioni e dei pregiudizi, offrendo un supporto religioso per i pazienti di fede islamica.

La convenzione con la Città della Salute di Torino

In questi giorni è stato raggiunto un accordo tra la Città della Salute di Torino e i volontari di Dawa, che già in passato hanno lavorato con gli ospiti delle Molinette e del Regina Margherita. La responsabile dell’associazione Fatima Zahra è entusiasta per questa collaborazione:

Vogliamo rendere più piacevole il soggiorno del malato e facilitare il rapporto medico-paziente, attraverso mediazioni culturali in varie lingue. […] Il nome dell’Associazione deriva dalla parola araba Dawa che tradotta significa Medicina, e rappresenta ciò che noi ragazzi vorremmo realizzare, ovvero utilizzare il sorriso proprio come medicina, come cura per queste persone. Dawa non è altro che un invito alla medicina del sorriso.




E proprio tra gli scopi principali di questo accordo rientra l’integrazione e la lotta alle discriminazioni di ambito religioso. L’associazione infatti si prende cura dei pazienti potenzialmente esclusi dal tessuto sociale instaurando un dialogo tra i malati e i medici e al contempo i volontari offrono il proprio tempo e impegno ai pazienti di qualsiasi fede religiosa in difficoltà. Come ha anche affermato Mario Caserta, responsabile dell’Area Progetti di integrazione culturale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico URP, questa collaborazione gioverà moltissimo nel mostrare una realtà della comunità musulmana diversa rispetto alla narrazione a cui le persone sono abituate:

Questa convenzione è uno dei progetti di integrazione culturale condotti nella Città della Salute che nell’ottica transculturale ci aiuterà a costruire una società in cui le differenze possono essere una risorsa e non una differenza. Troppo spesso i musulmani vengono descritti con pregiudizio e diffidenza, ma con questo progetto, i ragazzi dell’Associazione Dawa, sapranno regalare un’immagine di gioventù con i loro sorrisi gentili e la loro disponibilità verso tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, qualsiasi sia la loro fede.

Barbara Milano.

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