Da quando i social network sono entrati nelle nostre vite, ognuno di noi almeno una volta si è chiesto: ma i dati che inserisco dove vanno a finire? La risposta è molto semplice: nei data center.
I data center sono degli enormi stabili che hanno un’immensa memoria di dati con una grande capacità di archiviazione.
Questi sorgono nei luoghi più impensabili della terra dal polo artico fino agli abissi marini.
Il perché?
Perché il rischio che i data center si surriscaldino e perdano tutti i dati posseduti è molto alto, per questo sono costantemente ventilati. Negli ultimi anni per ovviare il problema, quindi, si è pensato di costruirli in varie parti del mondo.
Uno dei più noti è proprio quello di Facebook, situato ai confini del circolo polare artico.
A differenza del suo simile posto in Texas che spende gran parte dell’elettricità che consuma solo per raffreddarsi, il data center della Lapponia svedese è tutt’altra cosa.
La cittadina in cui è posizionato si chiama Luleå, popolata da 45 mila abitanti, e si affaccia sul golfo di Botnia.
Lo stabile di 300 metri per 100 è posizionato nel bel mezzo della vegetazione tra abeti e betulle.
Il colpo d’occhio è spettacolare: ritrovarsi davanti questo enorme edificio dopo aver percorso kilometri nella natura è indimenticabile.
Ancora di più quando si entra all’interno del posto: impossibile non pensare al film Matrix con quegli infiniti corridoi costituiti da enormi librerie d’acciaio e ventole che ruotano ininterrottamente.
Nel data center di Luleå sono contenuti i dati caricati dagli utenti di Facebook: come foto e video.
La scelta del colosso dei social è ricaduta sulla cittadina europea per le sue buone condizioni atmosferiche.
Infatti Luleå offre tutto l’anno aria fredda: le temperature d’inverno raggiungono i -20 gradi, mentre d’estate non arrivano mai sopra i 20°C. In questo modo la struttura può raffreddare le proprie macchine a costo zero.
Inoltre uno degli obiettivi di Facebook per i prossimi anni è quello di alimentare tutti i suoi data center con energia pulita, rinnovabile al 100% cosa che a Luleå è possibile trovare.
E proprio in questa zona della Svezia sono presenti delle centrali idroelettriche che producono un grande quantitativo di elettricità. La quantità originata non solo soddisfa i bisogni svedesi, ma ha anche un surplus del 50% e Facebook si è inserito in questo avanzo.
In più lo stabile non ha alcun bisogno di essere riscaldato durante l’inverno perché l’aria che convoglia all’interno diventa calda e gli uffici rimangono tiepidi.
Oltretutto parte di questa energia viene utilizzata anche per riscaldare le abitazioni circostanti.
Insomma con questa mossa Facebook ha dato vita a una vera e propria rivoluzione sia in termini di salvaguardia ambientale sia d’esempio per tutti gli altri colossi che costruiranno nuovi data center.
Laura D’Arpa